Saldi invernali 2023 al via: le date regione per regione, consigli utili
Come da tradizione, tanti ne approfitteranno per togliersi uno sfizio e fare acquisti a prezzo scontato: saranno 15,4 milioni le persone che si dedicheranno allo shopping.
Come da tradizione, tanti ne approfitteranno per togliersi uno sfizio e fare acquisti a prezzo scontato: saranno 15,4 milioni le persone che si dedicheranno allo shopping.
Archiviato il Capodanno, è in arrivo uno dei momenti più attesi dagli amanti dello shopping, l’inizio dei saldi invernali 2023, che permetterà di fare acquisti a un prezzo scontato e magari togliersi uno sfizio per qualcosa che si desiderava da tempo, ma che fino a poco tempo fa costava troppo. L’occasione per togliersi qualche soddisfazione non mancherà, anche se la crisi che stanno vivendo molte famiglie potrebbe ridurre il budget a disposizione di molti.
A differenza del passato, questa volta si parte con un leggero anticipo, già il 2 gennaio in Sicilia e Basilicata, il 3 in Valle d’Aosta e il 5 in tutte le altre regioni. Alcuni negozianti si sono però già mossi riservando qualche agevolazione ai propri clienti più fedeli.
Sulle base delle stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, saranno 15,4 milioni le famiglie che faranno compere durante i saldi invernali 2023, anche se la spesa previsa per persona non sarà particolarmente ingente: si parla di 133 euro. Questa sarà comunque l’occasione anche per gli esercizi commerciali per provare a tirare una boccata d’ossigeno dopo un periodo difficile un po’ per tutti.
“Stimiamo una crescita dei saldi di oltre il 10%, che sarà più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni, che confidiamo possano arrivare dalla rinnovata fiducia che i consumatori ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e all’innovazione” – sono le parole di Giulio Felloni, presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio.
Agire con cautela resta comunque fondamentale se non si vuole andare incontro a brutte sorprese. Federazione Moda Italia e Confcommercio ha così voluto dare qualche consiglio utile a chi si appresta a farsi un giro in cerca di qualcosa di interessante e conveniente. Le carte di credito, e i pagamenti in cashless, devono comunque essere sempre accettate, oltre a esserci l’obbligo da parte del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale, in modo tale da rendere il tutto trasparente.
Per quanto riguarda i cambi, invece, il negoziante può agire a sua discrezione, mentre è chiamato a farlo sempre se il prodotto risulta essere danneggiato o non conforme. Questo comporta la necessità di riparazione o sostituzione, se questo fosse impossibile il cliente ha diritto al rimborso. I capi devono inoltre essere a carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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