Il sopralluogo eseguito ieri pomeriggio al casolare in disuso di strada Reatino, nelle campagne di Novellara (Reggio Emilia), ha accertato la presenza di resti umani, quasi certamente di Saman Abbas, la ragazza 18enne di origine pakistana uccisa dopo aver rifiutato un matrimonio combinato.

Il corpo, come riporta la stampa, è sotterrato a una profondità di circa tre metri, sepolto con una tecnica ben precisa che ricorda addirittura le tombe etrusche e romane.

Il ritrovamento coincide con le informazioni fornite dallo zio di Saman Abbas, Danish Hasnain.

Una cosa che complica l’esumazione è il fatto che il corpo non è chiuso in un sacco come si era ipotizzato: la salma è infatti stata sotterrata senza protezione, aggiungendo uno strato di rottami e materiale inerte prima di coprire l’area di nuovo con terra argillosa.

A dirigere le operazioni del sopralluogo è stata la dottoressa Cristina Cattaneo, già nota in questo settore. Con lei la sostituta procuratrice Laura Galli, gli avvocati, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. La dottoressa Cattaneo ha nominato anche un archeologo come consulente, che ha già predisposto un piano d’azione.

Per esumare il cadavere le autorità hanno fatto sapere ai media che servirà scavare a mano e avvalersi dell’ausilio di setacci. Sarà un lavoro difficile, anche perché l’area si trova all’interno del vecchio casolare, che versa in condizioni precarie, con rischio di crolli e cedimenti.

Il rischio di crolli è evidente“, ha detto alla stampa l’avvocata Barbara Iannuccelli, assistente dell’associazione Penelope Emilia Romagna, che si è costituita parte civile nel processo. “Sarà un lavoro lungo e difficile. Si è parlato di almeno due settimane di lavoro, poi i resti saranno trasferiti all’obitorio di Milano, dove saranno a disposizione anche le attrezzature diagnostiche dell’ospedale, per effettuare tomografie e radiografie. Dopo il recupero ci vorranno sessanta giorni per ottenere la perizia“.

L’avvocata ha aggiunto che si dovrà agire con la massica cautela, perché a causa della profondità e del terreno argilloso sarà difficile riuscire a recuperare il corpo nella sua integrità. Iannuccelli ha anche spiegato che il luogo scelto per seppellire il corpo è stato cercato con cura: “Solo con l’indicazione di un testimone diretto si sarebbero potuti ritrovare quei resti“.

Il processo ai coniugi Abbas si terrà a febbraio.

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