Lo zio di Saman Abbas, Danish Hasnain, è stato arrestato mercoledì 22 settembre 2021 nella periferia di Parigi. È stato bloccato dalla polizia francese, in esecuzione di un mandato di arresto europeo, in stretta collaborazione con i carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia. Hasnain è uno dei cinque indagati per l’omicidio della giovane che si era ribellata a un matrimonio combinato.

Saman è scomparsa da Novellara nella notte a cavallo tra il 30 aprile e il primo maggio 2021. Era stata affidata dai genitori proprio allo zio perché si opponeva con tutte le sue forze al matrimonio forzato. Non è del tutto chiaro, per ora, come i carabinieri reggiani, sotto la direzione di Andrea Milani, siano arrivati sulle tracce di Hasnain. Forse i primi indizi sono arrivati dai social, come si legge sull’Ansa che riporta le parole della conferenza stampa al comando provinciale.

L’uomo, infatti, pare avesse diversi profili fake e nel mandato di arresto sono evidenziati i device e l’indirizzo ip, dati che hanno permesso agli investigatori di localizzare il suo nascondiglio. Quando Hasnain è stato fermato non aveva documenti ma è stato riconosciuto da un neo sul volto e dal riscontro delle impronte digitali. Controllato e pedinato da giorni dagli agenti d’Oltralpe, è stato arrestato in un appartamento in rue de Bastion, nella zona Garges les Gonesse non lontano dallo stadio Saint Denis. Come riporta sempre l’Ansa, il procuratore capo reggente di Reggio Emilia, Isabella Chiesi, ha fornito ulteriori dettagli:

“Dagli accertamenti che abbiamo fatto ritengo che fosse sicuramente la mente di questo progetto criminoso pazzesco. (l’arresto, ndr) è fondamentale perché ci consente di poter avere una versione dei fatti e delle eventuali indicazioni in merito a dove si trova il corpo di Saman. E avendo già un altro indagato in carcere potremmo anche mettere a confronto le versioni dei fatti che volessero rendere», uno dei due cugini indagati della 18enne”.

A carico di Hasnain, anche il video che lo ritrae il 29 aprile, con i due cugini, nei pressi del casolare di Novellara dove la famiglia viveva e lavorava, con pala e piede di porco. Gli investigatori non hanno dubbi e per loro i tre uomini stavano andando a scavare la buca per seppellire la diciottenne. Tutto fu deciso il 30 aprile a casa della famiglia Abbas, come ha raccontato il fratello della ragazza. Quel giorno ci fu una riunione e si parlò di come far sparire il cadavere. All’incontro erano presenti anche lo zio Danish e un altro parente.

Oltre a questo arresto, l’unico indagato ad essere stato preso è Ikram Ijaz, 28 anni, cugino di Saman. Niente esclude però che in Francia possano trovarsi anche Nomanhulaq Nomanhulaq, altro cugino della diciottenne e forse anche i coniugi Abbas.

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