Sandra Milo: "L'imitazione di Virginia Raffaele? Volgare"
Nonostante tanti anni di onorata carriera - con all'attivo ben 62 film, 13 programmi tv, teatro e cinema - Sandra Milo non ha alcuna intenzione di fermarsi.
Nonostante tanti anni di onorata carriera - con all'attivo ben 62 film, 13 programmi tv, teatro e cinema - Sandra Milo non ha alcuna intenzione di fermarsi.
È una Sandra Milo senza peli sulla lingua quella che si racconta sulle pagine del Corriere.it. Una delle donne più amate in Italia che non ha affatto “digerito” l’imitazione di Virginia Raffaele. Queste le sue parole:
Sinceramente quando parlano male di me non me ne può fregar di meno, mi importa poco anche delle lodi perché vanno e vengono. Quella volta a Sanremo si offesero le mie figlie. Se lei facesse queste imitazioni così crudeli per poi chiudere in positivo lo capirei: va bene, ridi di me, ma alla fine riconosci il mio valore. Comunque ho trovato l’imitazione volgare, ma non sono io che l’ho fatta e non sono responsabile delle azioni altrui.
Alla domanda “l’ha mai chiamata per scusarsi?”, la Milo ha risposto con un forte e chiaro “mai”. Nonostante tutti questi anni di onorata carriera con all’attivo ben 62 film, 13 programmi tv, teatro e cinema, non ha alcuna intenzione di fermarsi:
Ho due famiglie da mantenere: Azzurra vive con me e poi c’è Ciro, che ha una compagna e un figlio. Non possiedo niente.
D’estate farà “le televendite con Ciro” perché – rivela – è “un sistema meraviglioso”:
Compri oggi e domani ti arriva a casa. La gente ti chiama, chiede di provare il capo, vuole un consiglio.
Infine impossibile non parlare di Federico Fellini:
L’amore amore è stato solo uno: Federico (Fellini, ndr). Ancora oggi ci parlo come se fosse qua. Sono stata anche molto felice sessualmente con lui. Non mi fraintenda: quando facevo l’amore mi sembrava di essere la terra, il cielo, gli alberi, la tempesta, la neve, l’universo intero che si concentravano in quell’atto […] Gli farei un piccolo rimprovero: perché te ne sei voluto andare? Tu non eri malato… Lui non voleva più vivere. Era un uomo fantastico che adorava il suo lavoro, ma nell’ultimo periodo era chiuso nel bagaglio di ricordi, gli stava mancando l’ispirazione che era la sua prima ragione di vita. In più io lo avevo lasciato.
Giornalista e Videoreporter, nato e cresciuto a Catania. Attratto dal mondo del giornalismo fin dalla nascita, ha trasformato la sua più grande passione in un lavoro: racconta storie senza filtri, senza pregiudizi. Da buon sicilian...
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