“Mi amo troppo per stare con chiunque”. Preso il killer di Sara Campanella, uccisa a 22 anni

Si tratterebbe di un compagno di corso dell'università, arrestato nella notte dai Carabinieri di Messina.

Non un ex fidanzato, ma un compagno di corso all’università; sarebbe stato lui a uccidere, lunedì scorso, la ventiduenne Sara Campanella, raggiunta per strada da un fendente al collo che le ha reciso la giugulare e morta poco dopo al pronto soccorso del Policlinico di Messina.

L’hanno ritrovata in una pozza di sangue, intorno decine di testimoni che l’hanno vista discutere con un ragazzo, all’apparenza suo coetaneo, che l’ha poi aggredita, prima di fuggire. Qualcuno dice che un passante avrebbe anche cercato di inseguirlo, ma che il giovane sarebbe riuscito a salire in auto, facendo perdere le proprie tracce.

A uccidere la studentessa palermitana un arresto cardiaco, a causa del troppo sangue perso. Sara Campanella, originaria di Misilmeri, paese in provincia del capoluogo isolano, da tre anni si era trasferita a Messina per studiare Tecniche di laboratorio Biomedico. C’è chi ha parlato di una relazione che la ragazza voleva interrompere, altri hanno detto che lei avrebbe sempre rifiutato il suo omicida, ma solo la conferenza stampa prevista in mattinata sarà in grado di fornire ulteriori dettagli sull’accaduto.

Colui che sarebbe il presunto assassino di Campanella, nel frattempo, è stato arrestato nella notte dai carabinieri del Comando Provinciale, che hanno eseguito il decreto di fermo dell’indagato emesso dalla Procura, ora atteso al vaglio da parte del gip del Tribunale di Messina.

La vittima stava svolgendo un tirocinio proprio presso l’ospedale in cui è giunta ormai esanime, e moltissimi colleghi di facoltà sono corsi immediatamente al suo capezzale. Proprio dall’ospedale, stando alle ricostruzioni, Campanella sarebbe uscita anche la sera della sua aggressione, incamminandosi poi su viale Gazzi per raggiungere la fermata dei bus. L’assassino l’avrebbe seguita con un’auto e poi raggiunta, all’altezza di un’entrata laterale dello stadio Giovanni Celeste, iniziando la discussione degenerata poi nell’omicidio, a cui avrebbero assistito anche alcuni condomini dei palazzi lì vicini.

“L’università di Messina si stringe attorno ai familiari, agli amici e ai colleghi Di Sara – ha dichiarato la rettrice dell’università messinese, Giovanna Spatari – Quando una vita viene spezzata in un modo così brutale, la nostra sofferenza è ancora più acuta”.

“Sono senza parole – è invece il commento del sindaco Federico Basile – Oggi Messina è stata scossa da una tragedia immensa. La violenza di questo gesto ci lascia profondamente addolorati”.

Lo stesso giorno di 5 anni fu Lorena Quaranta, studentessa di Medicina, come Sara Campanella iscritta all’ateneo messinese, a essere uccisa dall’ex fidanzato, Antonio De Pace, nella sua casa di Furci Siculo.

“Mi amo troppo per stare con chiunque” aveva scritto tempo fa Campanella sul suo profilo Facebook.

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