Scrive un tweet razzista: viene licenziata in volo
Un tweet di pessimo gusto. Come il cattivo funzionamento del social può farti licenziare in pochi minuti.
Un tweet di pessimo gusto. Come il cattivo funzionamento del social può farti licenziare in pochi minuti.
Uno scivolone… da bionda, nonostante ormai sia stata sdoganata l’immagine della svampita con i capelli d’oro.
Justine Sacco, impiegata all’InterActiveCorp come top manager, ha scritto sul suo profilo twitter un’infelice battuta poco prima di prendere l’aereo per l’Africa e quando è atterrata, il suo lavoro non c’era più.
Le sue scuse son state inutili e Justine è stata immediatamente licenziata, ancora in vola.
“Going to Africa. Hope I don’t get AIDS. Just kidding. I’m white!”, è stato l’ultimo cinguettio di Justine Sacco. “Verso l’Africa. Spero di non prendere l’AIDS. Scherzo. Sono bianca!”. Lo scherzo non ha fatto ridere nessuno e il popolo della rete si è ribellato a cotanta stupidità, mettendo in allarme l’azienda per la quale la donna lavorava.
Il tweet di @justinesacco è stato rimosso e l’account cancellato in poche ore. Ma gli screenshot si sono diffusi viralmente. Gli hashtag trending su Twitter sono diventati #HasJustineLandedYet, #justineSacco flight, #justinesacco yourself, AIDS, e IAC. Il caso è stato affrontato anche da International Business Times, TheWrap, Huffington Post, New York Times, Mashable, New York Daily News, Los Angeles Times, e Business Insider.
Non era la prima volta che scriveva post infelici.
Atterrata Justine Sacco ha chiesto scusa. Per farlo ha dovuto aprire un nuovo account Twitter, @JustineSacco6: “Hey guys, just landed in South Africa. I sincerely apologize for my ignorant tweet and hope you guys can forgive me” (Ei ragazzi, appena atterrata in Sudafrica. Chiedo sinceramente scusa per il mio tweet ignorante e spero vogliate perdonarmi). E ancora. “È stato stupido postare una cosa del genere, chiedo perdono. Volevo fare una battuta ma mi si è ritorta contro”. Infine. “Ho appena saputo di essere stata licenziata. Me l’aspettavo. Sono davvero dispiaciuta e pentita”. Sacco ha raccontato di essere stata fotografata al suo arrivo e di star cercando un volo per tornare indietro negli Stati Uniti. Ha anche chiesto a tutti di fare donazioni per aiutare la ricerca contro l’Aids.
Come già sottolineato però, le sue scuse, anche se pubbliche, non sono proprio servite.
Alcuni utenti più tecnologici però hanno creato il dominio JustineSacco.com e l’hanno reindirizzato al sito ‘Aid For Africa’, che aiuta le famiglie africane attraverso un network di organizzazioni benefiche che si occupano di HIV/AIDS, malaria etc.
Sempre sulla cresta dell'onda, non mi sfugge nemmeno uno scoop: le notizie più buffe, scottanti e incredibili passano prima da me!
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