Nella giornata di ieri, 31 gennaio 2023, si è tenuta un’udienza al Senato degli Stati Uniti, in cui Mark Zuckerberg e altri dirigenti di importanti social network sono stati convocati per chiarire le politiche delle loro aziende sulla tutela dei minori, considerate insufficienti sia dai senatori Democratici che da quelli Repubblicani.

Durante l’udienza il senatore Repubblicano Josh Hawley ha invitato Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Meta (Facebook, Instagram, Threads, Whatsapp), a voltarsi e scusarsi davanti alle famiglie di minori che si sono suicidati o hanno riscontrato gravi danni fisici o psicologici a causa dei contenuti dei suoi social media o dell’esposizione al pericolo dello sfruttamento sessuale online.

Non ha preso posizione, non ha licenziato nessuno”, ha iniziato Josh Hawley, accusando Mark Zuckerberg, “Ci sono famiglie di vittime qui oggi. Si è scusato con le vittime?”, ha chiesto poi il senatore, che in seguito al diniego di Zuckerberg ha continuato: “Vuole farlo ora? Beh, loro sono qui, lei è sulla televisione nazionale”.

Zuckerberg si è quindi alzato e si è girato verso le famiglie delle vittime. “Mi spiace per tutto quello che avete subito, è terribile… Nessuno dovrebbe passare quello che avete passato”, ha detto.

L’udienza si è tenuta davanti alla commissione di Giustizia del Senato e in presenza delle famiglie di diversi bambini e adolescenti vittime dei social media, e in quasi quattro ore i senatori hanno potuto fare domande non solo a Mark Zuckerberg, ma anche ai responsabili di altri quattro social, TikTok, X, Snapchat e Discord.

Questa è stata l’ottava volta che Mark Zuckerberg veniva chiamato a testimoniare davanti al Congresso. Zuckerberg e il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, hanno deciso di presentarsi volontariamente mentre i dirigenti di X, Snap (azienda dirigente di Snapchat) e Discord sono stati formalmente convocati dal governo statunitense.

L’udienza si è aperta con le testimonianze registrate di minori vittime dei social media e delle loro famiglie.

Il senatore Democratico Dick Durbin ha dichiarato che le aziende che controllano i social sono responsabili per molti rischiche i nostri minori corrono online… per come sono fatti, per la mancata capacità di investire nella fiducia e nella sicurezza, e per la continua ricerca di engagement e profitto tralasciando criteri minimi di sicurezza hanno messo in pericolo i nostri figli e nipoti”.

Il senatore Repubblicano Lindsey Graham si è trovato d’accordo, sottolineando che le aziende che controllano i social network “per come sono fatte e gestite oggi sono pericolose”.

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