Non chiedetemi come va a finire“, aveva scritto Selma Blair su Instagram dopo aver presentato il trailer di Introducing, Selma Blair, il documentario che racconta la sua vita dopo la diagnosi di sclerosi multipla. L’attrice di Cruel Intention, La rivincita delle biondeHellboy è infatti protagonista del docu-film diretto da Rachel Fleit, che l’ha seguita per un anno intero nella sua vita quotidiana. In esclusiva sulla piattaforma Discovery+, il film è disponibile dal 21 ottobre.

La regista racconta, con un tono decisamente crudo e realistico, come Selma sia riuscita a cambiare le proprie abitudini, a riorganizzare la sua vita da mamma e a continuare la sua carriera da attrice nonostante la malattia. Il documentario mostra da vicino il percorso che ha dovuto affrontare a partire dalla diagnosi, arrivata nel 2018 dopo anni di sintomi che non erano stati riconosciuto. Uno sguardo diretto a questioni fondamentali come la paura della morte e il timore nei confronti della disabilità.

“Ho la convinzione di avere qualcosa da condividere. Spero che la mia piccola vita dia a qualcuno, che ne ha bisogno, un po’ di speranza, o una risata o una maggiore consapevolezza. Spero che il film mostri che la sclerosi multipla ha diverse forme. Che i punti di forza e di debolezza delle persone sono differenti. Tutte le emozioni della vita rendono anche diversa la guarigione”,

ha spiegato Selma Blair a Vanity Fair. Il suo obiettivo è anche quello di dimostrare che dopo una diagnosi di sclerosi multipla la vita non finisce, che è possibile continuare a fare molte cose. Ma soprattutto vuole lanciare un messaggio: “Sono il soggetto di questo film, ma la mia speranza è che tutti ci vedano e trovino un po’ di forza e gioia che forse non sapevano di avere“. Il documentario è stato presentato in anteprima al SXSW 2021, dove Rachel Fleit ha vinto  il Premio speciale della giuria per il suo storytelling. La stessa regista ha raccontato di essere subito entrata in sintonia con l’attrice, con cui ha stretto un legame forte e sincero: “disarmante, affascinante, cruda, reale e vera“, l’ha definita.

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