Sonia Bruganelli: “Mia figlia Silvia vive con Paolo (Bonolis) ma non l’ho abbandonata”

Serata emotivamente difficile per l'imprenditrice a Ballando con le stelle, impegnata in un pezzo che le ha ricordato i tempi difficili della scoperta della patologia di Silvia Bonolis, la sua primogenita.

Generalmente molto decisa e “tutta d’un pezzo”, Sonia Bruganelli si è commossa profondamente nel corso dell’ultima puntata di Ballando con le stelle, a cui partecipa assieme al ballerino Carlo Aloia, parlando della primogenita Silvia Bonolis, nata con una cardiopatia congenita.

La canzone Un’emozione da poco, di Anna Oxa, su cui doveva esibirsi, le ha ricordato un momento molto difficile, quando, incinta di otto mesi, i medici diagnosticarono la patologia della figlia.

“Questa canzone mi apre un mondo, poi prima di entrare abbiamo parlato di Silvia – ha spiegato – Questa canzone la associo a un periodo di rabbia. Purtroppo, a 27 anni ho vissuto il dolore più grande in un momento in cui avrei dovuto vivere la gioia. La cosa più grande e bella che puoi fare per tua figlia è darle la vita, ma darle anche la salute, una vita di sorrisi, corse, pianti, e all’improvviso ti rendi conto che la vita di tua figlia sarà una vita in salita. Mia figlia Silvia è nata con una cardiopatia diagnosticata all’ottavo mese di gravidanza, con tutte le negligenze del caso. Avevo solo 27 anni. Ho fatto tutti i controlli, ma il destino ha voluto che la diagnosticassero tardi e quindi mi sono trovata ad affrontare l’ultimo mese di gravidanza e la nascita di mia figlia con la consapevolezza che si doveva operare”.

“Appena nata era un’altra bambina perché non aveva ancora subito l’intervento – prosegue Bruganelli – Era Silvia, non aveva la manina che si muoveva male, era Silvia. Per cinque minuti addosso l’ho tenuta, quando è tornata Silvia era un’altra”.

E ha confessato “Ho scelto di anestetizzarmi, mentre lei era in ospedale, perché vedevo quello che succedeva, quello che poteva succedere. Potevo perderla, vedevo bambini che non ce la facevano, è stata due mesi in terapia intensiva. Il primo giorno che la portai a casa ero contenta, era piccola. Chiamai un medico, un pediatra, e mi disse ‘Signora, la bambina non ha nulla di diverso. Si deve abituare, i bambini piangono’. Lei aveva un percorso dentro fisico, di dolore, di difficoltà, io ho capito dopo che accumulavo giudizi di incompetenza. Abbiamo scelto di fare fronte comune, siamo stati un nucleo fortissimo – ha concluso, parlando anche dell’ex marito, Paolo Bonolis – Questa cosa ci ha cambiato, lui ha esorcizzato con il lavoro, io in altro modo, poi la vita va avanti. Vedi i figli che crescono che ti dicono ‘Ora vivi'”.

Pur separandosi da Bonolis – oggi Bruganelli fa coppia con Angelo Madonia, anche lui nel cast del dance show di Rai Uno – i due ex coniugi sono rimasti molto legati, tanto da vivere in case vicine. “Il capitolo me e Paolo è un capitolo importante, io e lui siamo due persone ancora molto vicine. Mi riferisco a colleghe… Che avevano un atteggiamento e che ora invece si sentono molto più ‘serene’, presumendo che le cose siano cambiate.

Da un punto di vista di rapporto e connessione siamo gli stessi. Abitiamo a una porta di distanza, dietro quella porta, c’è la stanza di mia figlia Silvia, che è nella casa del papà, ma se la apro c’è Silvia”.

Tempo fa, parlando proprio della decisione di far vivere la primogenita col padre, spiegò: “Anche per chi disse ai tempi: ‘Ah lascia la figlia al padre…’. La realtà è diversa. E tutti voi lo sapete che se a una cosa ci tenete non la buttate via così, non la mostrate così. Ed è quello che negli anni abbiamo fatto io e Paolo”.

La ventitreenne Silvia Bonolis ha avuto alla nascita un’ipossia che le ha causato danni neurologici permanenti, per lo più di natura motoria.

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