Dal 3 giugno via libera agli spostamenti tra Regioni ma tre sono a rischio slittamento. La Lombardia, il Piemonte e l’Emilia Romagna potrebbero dover aspettare ancora qualche settimana per la riapertura. Il Governo ipotizza riaperture diversificate da decidere insieme ai governatori di ogni Regione.

Mancano davvero pochi giorni al 3 giugno, la data in cui saranno consentiti gli spostamenti tra Regioni ma la linea del Governo è di una riapertura a “velocità differenziata” in base agli accordi dei governatori di ogni Regione.

Le regioni del Centro Sud, in particolare le Isole, vogliono vietare gli accessi mentre quelle del Nord chiedono allenamenti delle limitazioni.

La decisione verrà presa sempre in base ai dati del monitoraggio del Ministero delle Salute che sono attesi per il 29 maggio. Ogni Regione ha un proprio livello di rischio e la scelta si baserà calcolando i malati, i guariti, i deceduti così come il numero di tamponi effettuati.

Secondo un documento del Ministero della Salute riportato sul Corriere della Sera, “Il numero dei nuovi contagiati continua a scendere, se i dati del monitoraggio di venerdì saranno buoni come ci aspettiamo troveremo una soluzione che vada bene a tutti”.

Nel caso in cui dovessero emergere ulteriori criticità, resteranno chiuse ancora per qualche settimana le regioni più a rischio, ovvero la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia Romagna.

Le Regioni del Sud come la Puglia e la Campania hanno espresso dubbi sulla libertà per i turisti e i Governatori della Sicilia e della Sardegna, Nello Musumeci e Christian Solinas, chiedono prudenza.

Quello che preoccupa è che nelle Regioni meno colpite dall’epidemia arrivino persone positive al Coronavirus ma asintomatiche. Per questo motivo si sta pensando di chiudere i confini regionali.

Il Governo sta valutando di limitare l’apertura delle di quelle regioni in cui vengono registrati nuovi contagi e di slittarla almeno di due settimane.

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