Stalking, Colin Firth e sua moglie denunciano un giornalista italiano

Lo stalking sarebbe cominciato a settembre 2016 per poi terminare a maggio del 2017: sembrerebbe che il giornalista italiano, amico della signora Firth sin dai tempi dell'infanzia, non volesse essere tagliato fuori dalla sua vita.

Il Premio Oscar Colin Firth insieme alla moglie italiana Livia Giuggioli hanno deciso di denunciare per stalking un giornalista italiano, di cui non è trapelato il nome, così come riportato dal quotidiano “La Repubblica” che oggi ne dà notizia. La coppia, infatti, sarebbe stata presa di mira da un reporter italiano il quale avrebbe inviato alla mail di Firth alcune foto che ritraggono la donna nuda. Si tratterebbe di otto mesi di molestie e minacce che hanno spinto la coppia a presentare denuncia e, di conseguenza, la Procura di Roma a chiudere le indagini a carico del giornalista.

Stando alle prime informazioni trapelate, secondo quanto apprende Repubblica, lo stalking sarebbe cominciato a settembre 2016 per poi terminare a maggio del 2017. Sembrerebbe che il giornalista italiano, amico della signora Firth sin dai tempi dell’infanzia, non volesse essere tagliato fuori dalla sua vita. Così, forse per ripicca, avrebbe deciso di inviare messaggi in cui avrebbe minacciato (il condizionale è d’obbligo, ndr) Livia Giuggioli, moglie di Colin Firth, di “rovinarle la reputazione e il matrimonio”.

E non è finita qui: ad aggravare la situazione, fino a convincere la coppia a presentare denuncia e di conseguenza a far scoppiare uno scandalo, è stato il comportamento del giornalista che, dopo le minacce verbali, sarebbe passato alle vie di fatto inviando alla mail del Premio Oscar Colin Firth delle foto che ritraggono la donna nuda. Otto mesi di incubo per la coppia che ha messo fine alle continue “aggressioni” solo sporgendo la denuncia. Firth e la moglie sarebbe stati costretti a “cambiare le abitudini di vita e vivere nel terrore”, proprio a causa del comportamento del reporter italiano che, ribadiamo, conosceva personalmente Livia Giuggioli sin dai tempi dell’infanzia.

A questo punto sono partite le indagini coordinate dal pubblico ministero Vittorio Pilla (Procura di Roma) che, adesso, si sono concluse.

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