"Sono disperata, mi hanno riconosciuta dal video": parla la sopravvissuta allo stupro di Piacenza

Accusato di violenza sessuale aggravata e lesion è Sekou Souware, un 27enne originario della Guinea. L'episodio ha generato una forte eco nel Paese, non solo per la tragicità della violenza, ma anche per la diffusione mediatica delle sue immagini.

Sono disperata, mi hanno riconosciuta da quel video“, ha detto agli inquirenti la donna ucraina vittima dello stupro avvenuto a Piacenza la mattina del 21 agosto 2022. Ad essere accusato di aver violentato la 55enne è Sekou Souware, un 27enne originario della Guinea. L’episodio ha generato una forte eco nel Paese, non solo per la tragicità della violenza, ma anche per la diffusione mediatica delle sue immagini.

Il video è stato infatti pubblicato da alcune testate giornalistiche, sollevando le polemiche di molti per la mancata tutela della dignità della vittima. La Procura di Piacenza ha poi deciso di ritirare il filmato, aprendo un fascicolo per diffusione illecita senza consenso, il reato è previsto dall’articolo 734 bis del codice penale. Inoltre. gli investigatori hanno chiesto a Google, Yahoo, Meta, Twitter e Bing di rimuovere il filmato e motori di ricerca e social network hanno provveduto a bloccare il contenuto.

Nel frattempo, il giudice per le indagini preliminari, Stefano Brusati, ha convalidato l’arresto per Souware, che ha negato ogni tipo di accusa. Nel disporre la misura di custodia cautelare in carcere il Gip ha sottolineato una “totale mancanza di ogni freno inibitore” da parte del colpevole, che ha definito “del tutto incurante della vittima anche davanti alle grida, alle invocazioni di aiuto” della donna e del suo tentativo di respingere lo stupro.

Il filmato era stato ripreso anche da Giorgia Meloni, che lo aveva condiviso sui suoi canali social con i volti delle persone oscurati. A chi le faceva notare che la vittima si era riconosciuta nelle immagini, la leader di Fratelli d’Italia ha risposto senza scusarsi:

Io ho pubblicato un video totalmente oscurato pubblicato da un quotidiano. Non ho parlato con questa persona, non avrei pubblicato qualcosa che potesse farla riconoscere. I politici non fanno da cassa di risonanza, la cassa di risonanza ce l’hanno i media, che fanno informazione. Mi pare che l’obiettivo sia far partire qualche avviso di garanzia. Un giornale ha pubblicato senza oscurarle le immagini della morte di Alika Ogorchukwu. Se la stessa cosa la fa uno della sinistra va bene, se la stessa cosa la fa uno di destra rischia la galera. È egemonia di potere di una sinistra terrorizzata.

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