Frances Wellburn, 56 anni, di York, si è suicidata nel 2020, mentre era in menopausa, dopo essere stata erroneamente valutata a “medio rischio” di suicidio dal Tees, Esk and Wear NHS Trust.

Il legame tra menopausa e cattiva salute mentale dovrebbe essere rivisto”, ha dichiarato l’Health and Safety Investigation Branch, dopo che l’indagine sul suicidio di Wellburn ha dimostrato che il personale non ha una formazione adeguata per individuare i rischi per la salute mentale durante la menopausa.

Quello di Frances Wellburn non è un caso isolato. Lo studio dell’Health and Safety Investigation Branch, condotto dopo la morte di Wellburn, ha rivelato che si tratta di un problema che affligge tutto il Regno Unito: nel report si sottolineano i problemi di fondi e di capacità che spingono il personale a utilizzare strumenti inefficaci per la valutazione delle pazienti a rischio.

Lo studio ha inoltre dimostrato che il personale sanitario, spesso, non è addestrato a individuare i rischi per la salute mentale associati alla menopausa: alle donne vengono spesso prescritti antidepressivi quando sarebbe più appropriata una terapia ormonale sostitutiva (HRT).

Nel caso della signora Wellburn, l’Health and Safety Investigation Branch ha scoperto che il personale del Tees, Esk and Wear NHS Trust non ha tenuto conto del fatto che la donna era in menopausa quando l’ha valutata a medio rischio di autolesionismo.

Secondo gli esperti citati nel rapporto, sarebbe utile disporre di servizi sanitari specifici per le donne e di trattamenti per la salute mentale che tengano conto dell’età e del sesso, inclusa ovviamente la menopausa.

In una dichiarazione in risposta al rapporto, la sorella della signora Wellburn, Rebecca Wellburn, ha affermato: “Negli ultimi 10 mesi di vita di mia sorella è stata gettata in un territorio sconosciuto, quando ha avuto un primo episodio di psicosi… Questo mondo spaventoso è diventato la sua realtà e ha perso la capacità di vedere ciò che le stava accadendo come una malattia da cui poteva guarire. La nostra famiglia ha condiviso le informazioni sull’esperienza di mia sorella nella speranza che altri come lei possano essere meglio supportati per rimanere al sicuro e guarire”.

Un portavoce dell’NHS England ha dichiarato alla stampa che è necessario chiedere “a tutti i servizi di rivedere l’uso degli strumenti e delle scale di valutazione del rischio e di sviluppare approcci più personalizzati alla pianificazione della sicurezza, con una valutazione e una gestione su misura dei bisogni, dei rischi e dei contesti di un individuo”.

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