Taraneh Alidoosti e il video della ragazza iraniana che si taglia i capelli tra le auto

Iran: continua la violenta repressione delle proteste da parte delle autorità, ma il movimento non si ferma. L'attrice Taraneh Alidoosti posta una foto senza il velo.

In Iran continuano le proteste scatenate dalla morte della 22enne Mahsa Amini, uccisa dalle autorità per aver indossato male il velo: in segno di solidarietà sono iniziati molti scioperi nell’ovest del Paese e l’attrice Taraneh Alidoosti ha pubblicato sui social una sua foto senza velo, con un cartello in mano su cui si legge “Donna. Vita. Libertà”.

Taraneh Alidoosti, 38 anni, nota al grande pubblico per la sua interpretazione in The Salesman, film che ha vinto l’Oscar per il Miglior film in lingua straniera nel 2017, ha postato sul suo profilo Instagram una foto di lei senza velo, con una cartello in mano dove campeggiano le parole chiave della ribellione in Iran: “Donna. Vita. Libertà.”

Le proteste non si traducono solo in manifestazioni di grande portata, ma anche in piccoli grandi gesti che le donne iraniane esprimono in autonomia, come la foto di Taraneh Alidoosti, rischiando la loro stessa vita: un altro esempio è una ragazza che a ottobre si è tagliata i capelli in segno di protesta nelle strade di Azimieh Karaj, fra le auto che le passavano accanto, alcune che si fermavano per urlarle addosso, altre che suonavano il clacson al suo indirizzo.

Con le forbici in mano, i capelli tagliati tenuti in alto mostrati con fierezza alle auto, la ragazza ha dimostrato la sua solidarietà alla causa iraniana.

La foto di Alidoosti è stata postata in questi giorni, mentre nell’ovest del Paese sono iniziati gli scioperi per le proteste per dimostrare la propria solidarietà alla città di Zahedan, dove 40 giorni fa, il 30 settembre, ha avuto luogo la sanguinosa repressione dei dimostranti. Manifestazioni anche nelle città curde di Baneh, Bukan, Kermanshah, Marivan, Sanandaj e nella città natale di Mahsa Amini stessa, Saqqez.

La violenta repressione delle proteste da parte delle autorità iraniane ha provocato fino a ora la morte di almeno 304 persone, tra cui 41 bambini e 24 donne, secondo quanto riportato dal gruppo Iran Human Rights.

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