Il femminicidio di Teresa Stabile, colpita a morte dal marito nel parcheggio di casa

La 55enne è stata aggredita nel parcheggio della casa dove si era trasferita da poco. Inutile la corsa al Pronto Soccorso di Legnano.

Un altro femminicidio, un’altra donna uccisa dal marito: la vittima numero 10 del 2025 iniziato da pochi mesi è la 55enne Teresa Stabile, aggredita con un coltello da cucina nella giornata di ieri, poco prima delle 19:00, da Vincenzo Gerardi, 57 anni, l’uomo da cui si voleva separare.

Gerardi l’ha aspettata sotto casa, nell’abitazione dove lei si era trasferita in via San Giovanni Bosco, a Samarate, cittadina nei dintorni di Malpensa, e l’ha ferita a morte; inutile la corsa in ospedale a Legnano, Teresa Stabile è stata dichiarata deceduta poco dopo il suo arrivo, attorno alle 20:00.

I Carabinieri nella compagnia di Busto Arsizio sono immediatamente intervenuti sul luogo della tragedia, una periferia residenziale a pochi passi dal centro, trovando Gerardi con ancora il coltello in mano. È stato necessario l’utilizzo del taser per bloccare l’uomo, condotto poi in caserma.

Subito dopo l’arresto il femminicida è stato interrogato dal pubblico ministero Ciro Caramore della Procura di Busto Arsizio, il quale ha cercato di indagare il movente del gesto: la coppia, genitore di due figli maggiorenni, sarebbe stata in fase di separazione, ma non risultano interventi precedenti da parte delle forze dell’ordine per delle liti.

Teresa Stabile è la seconda vittima di aprile, dopo la ventiduenne Ilaria Sula, il cui corpo senza vita è stato trovato lo scorso 2 aprile chiuso all’interno di una valigia, uccisa dall’ex fidanzato Mark Antony Samson, che poi sarebbe stato aiutato dalla madre, presente in casa con il marito al momento del femminicidio, a ripulire il sangue della ragazza.

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