Non ha ancora avuto fine la vicenda dei TheBorderline, gruppo di youtuber che il 14 giugno 2023, mentre filmava una challenge a bordo di un suv Lamborghini a Roma, si è schiantato contro una Smart uccidendo il piccolo Manuel Proietti, di quattro anni.

Ora, la procura starebbe indagando sulle due telecamere Sony presenti all’interno del veicolo degli youtuber, che probabilmente hanno ripreso il momento dell’impatto. Uno di loro, Vito Loiacono, aveva infatti dichiarato di stare gestendo uno dei due dispositivi, mentre l’altro era in mano a Simone Dutto: la polizia municipale, però, contrariamente a quanto dichiarato dai ragazzi, non ha mai trovato le due telecamere.

Si potrebbe aprire ora quindi una nuova indagine, a carico di ignoti, per favoreggiamento. La procura si sta infatti chiedendo chi e per quale motivo potrebbe aver nascosto le due telecamere per coprire Matteo Di Pietro, di anni 20, che quel giorno era alla guida del veicolo e che è ora indagato per omicidio stradale.

Il gruppo di youtuber stava realizzando una challenge intitolata “50 ore consecutive in Lamborghini” quando ha colpito frontalmente la Smart ForFour di Elena Uccello, 29 anni, insieme ai suoi figli, Manuel Proietti e la sorellina minore. L’incidente era avvenuto verso le 15:45 a Casal Palocco, a Roma, lo scorso 14 giugno.

Elena Uccello e la figlia minore erano poi rimaste gravemente ferite, mentre Manuel aveva perso la vita a causa di un arresto cardiocircolatorio provocato dalle lesioni. I TheBorderline erano invece rimasti illesi e, poco tempo dopo, avevano deciso di chiudere il canale: “La tragedia accaduta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso”, avevano detto nel loro ultimo video YouTube.

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