Il Mila Quebec Ai Institute ha creato il sito This Climate Doesn’t Exist, una vera “finestra” sul futuro del pianeta.

Proprio come una sorta di Google Maps, il sito This Climate Doesn’t Exist permette di inserire la via in cui abitiamo e vedere come diventerà per colpa del cambiamento climatico in tre diverse situazioni: allagata, oppressa dallo smog o colpita dal fumo degli incendi.

Le conseguenze sembrano troppo in là nel tempo, si crede sia un problema di qualcun altro. E così abbiamo pensato di usare l’intelligenza artificiale per tentare di correggere questa miopia percettiva“, ha affermato in collegamento da Montréal (Canada) Sasha Luccioni, ricercatrice al Mila Quebec Ai Institute, come riporta la stampa.

Il sito This Climate Doesn’t Exist, che significa “Questo clima non esiste“, usa diversi algoritmi per simulare gli effetti dei disastri ambientali. Una piazza, una via, un parco, una casa: si può vedere come sarà ogni zona del mondo colpita dagli effetti del cambiamento climatico.

Basta digitare nella barra di ricerca il nome della via o della piazza, muoversi sulla mappa e scegliere il punto desiderato. Si tratta di immagini prese dallo street view di Google. Dopodiché si può scegliere tra le tre opzioni: se vedere la zona allagata, colpita dal fumo degli incendi o immersa in una nube di smog.

L’iniziativa non è la prima del suo genere, ma è senz’altro di impatto. Si tratta di un modo per guardare in faccia la realtà, la realtà di un futuro inevitabile se non verranno attuati cambiamenti validi.

Se non si fa qualcosa e presto, dobbiamo aspettarci gravi conseguenze“, ha dichiarato alla stampa Yoshua Bengio, direttore scientifico del Mila Quebec Ai Institute.

Come ha specificato Sasha Luccioni il sito non propone una vera e propria previsione di quel che accadrà, questo sarebbe impossibile, ma si pone come obiettivo il mostrare alle persone quello che ci aspetta se non prenderemo provvedimenti contro il cambiamento climatico.

This Climate Doesn’t Exist è un modo per portare il cambiamento climatico più vicino alle persone, per farci rendere conto di quanto stiamo rischiando nella nostra negligenza verso il pianeta.

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