Madonna perde la battaglia legale contro Darlene Lutz, ex assistente e amica, e alcuni dei suoi oggetti personale verranno messi all’asta. Tra gli oggetti più discussi c’è una lettera d’amore del suo ex fidanzato, il rapper Tupac Shakur, ucciso nel 1996 durante una sparatoria a Las Vegas. Nella lettera l’uomo spiega le motivazioni sulla fine della loro storia d’amore, uno scritto ricco di aneddoti intimi e indiscrezioni che presto potranno essere svelati dall’acquirente del documento. 

Alcuni stralci della lettera di Tupac, scritta durante un periodo di detenzione per abusi, a Madonna sono già stati pubblicati e si legge: 

Se ti facessi vedere in giro con un nero la tua carriera non ne risentirebbe. Anzi, potrebbe anche farti apparire una persona più aperta e passionale.(…) Per quanto mi riguarda, invece, questa relazione comprometterebbe la mia immagine… se mi vedessero con te deluderei metà delle persone che mi hanno reso quello che sono. (…)Non è mai stata mia intenzione ferirti. Non so cosa ne pensi dell’idea di venire a farmi visita, ma se riuscissi a trovare il coraggio nel tuo cuore sarei felice di parlare faccia a faccia con te.

Il contenuto della lettera è ricco e di oltre 3 pagine che andranno all’asta con una somma di partenza pari a 100mila dollari. Oltre alla lettera i fan della regina del pop mondiale potranno acquistare all’asta biancheria intima e documenti personali. 

Lady Ciccone aveva intentato una causa contro la sua assistente per preservare la sua privacy e accusandola di aver rubato alcuni oggetti personali. Il giudice della corte Superiore di Manhattan, Gerald Leibovitrz, ha respinto la richiesta della popstar di ritirare i suoi beni dalla vendita perché avrebbe atteso troppo prima di reclamare il suo diritto di possesso e inoltre ha fatto riferimento a un accordo siglato dall’artista in cui si impegnava a non intraprendere azioni legali contro la sua ex dipendente.

Gli oggetti, secondo la casa d’aste Gotta Have It! Collectibles, dovrebbero essere messi all’incanto on line a luglio 2018.

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