È un Tony Effe arrabbiatissimo quello che si è presentato del Dopofestival, condotto da Alessandro Cattelan, ieri sera, dopo la terza serata di Sanremo nella quale si è esibito come 11° cantante in gara.

Nicolò Rapisarda – questo il vero nome del trapper – ha tagliato corto con Cattelan: “Per me Sanremo finisce qua”. Il motivo? Prima di salire sul palco per la sua esibizione con il brano Damme ‘na mano gli è stata fatta togliere la collana, che in effetti compare nel prima e nel dopo, ma non durante la sua performance sul palco dell’Ariston.

L’ex membro della Dark Polo Gang ha rimarcato la sua rabbia anche durante la trasmissione di Rai Radio2 Radio 2 a Sanremo, ospite di Ema Stokholma e Gino Castaldo: “Mi hanno levato la collana prima di salire sul palco”, e al “Perché?” di Stokholma lui risponde: “Chiedilo a loro… Sono incazzata nero… Mo adesso… So cazzi”.

La collana in questione è un gioiello Tiffany il cui valore si aggira intorno ai 70 mila euro, e il motivo più probabile per cui a Tony Effe sia stata chiesto di levare il gioiello è il fatto che fosse riconducibile al brand e al divieto di portare marchi sul palco. Ci sono dei precedenti piuttosto famosi e anche recenti: basti pensare allo scorso anno, quando l’Agcom fece una multa salatissima perché l’ospite John Travolta aveva delle scarpe da ginnastica con il logo bene in vista, scarpe di cui peraltro l’attore è testimonial. Ma anche due anni fa Leo Gassmann fu costretto a cantare in canottiera perché all’ultimo la camicia che aveva gli venne tolta, proprio perché era visibile il brand.

Nel caso di Tony Effe occorrerà capire se in effetti il gioiello era contro il regolamento, e quindi se presentava un logo ben visibile, o se l’addetto che gli ha chiesto di toglierla è stato fin troppo scrupoloso nell’applicare le norme.

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