Torino, sì alla cresima per un uomo trans: "La Casa di Dio è di tutti"

Il parroco delle Stimmate di San Francesco d’Assisi, Don Antonio Borio, ha autorizzato il sacramento a un fedele che ha affrontato un percorso di transizione sessuale: "La misericordia di Dio è per tutti. Per il resto ci vuole discrezione e rispetto per le scelte personali".

Il prete torinese delle Stimmate di San Francesco d’Assisi Don Antonio Borio, ha detto sì alla cresima di una persona trans. Il parroco ha autorizzato il sacramento a un fedele che ha affrontato un percorso gender affirming: battezzato come bambina, ora l’uomo chiede di poter proseguire il suo percorso da credente come uomo.

Il parroco era mosso solo da un dubbio giuridico perché per quello etico la sua risposta è stata chiara: “Nella Casa di Dio c’è posto per tutti”. E quindi, per sciogliere i problemi burocratici, Don Antonio Borio si è affidato alla Curia. “Il mio dubbio era solo giuridico perché il nodo – spiega – è che il nome al momento del battesimo non si può cambiare, va registrato così come è scritto sul certificato, se maschio o se femmina”.

La risposta è arrivata: l’uomo verrò cresimato con il nuovo nome maschile, che sarà poi annotato sul certificato di battesimo, dove rimarrà però anche il dead name. Finiti i problemi amministrativi, quindi, il parroco ha dato il suo benestare, e come ha dichiarato a Repubblica:

“Di certo non ci sono discriminazioni davanti al Signore per il sesso che uno ha. Lo diceva San Paolo, “Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero, non c’è più uomo né donna””.

Don Antonio Borio è prete dal 1974 e ha 75 anni, e al quotidiano ha spiegato che non gli era mai successo prima che una persona trans gli facesse richiesta di sacramenti, anche se sottolinea:

“Credo che siano episodi che capiteranno sempre di più. Dovremmo guardare soprattutto le persone, il mio compito è accompagnarle ed essere in contatto con loro, tutti hanno posto nella casa di Dio. Giuridicamente ci atteniamo alle regole che sono altre questioni ma la misericordia di Dio è per tutti. Per il resto ci vuole discrezione e rispetto per le scelte personali”.

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