Ospite de La volta buona, l’attrice Tosca D’Aquino ha raccontato di soffrire di insufficienza venosa, un problema accusato dopo la prima gravidanza, che le ha portato pesantezza e gonfiore alle gambe.

Una malattia per cui, dice, non esiste cura, e che si è aggravata dopo il secondo parto; per la patologia, ha spiegato ancora D’Aquino, attualmente in teatro con Cena con sorpresa, deve mettere in atto alcuni espedienti, come indossare calze a compressione graduata o evitare i tacchi. “L’unica nota dolente è che non c’è una cura definitiva ma bisogna imparare a conviverci e attuare, con costanza, una serie di comportamenti per prevenire il deficit”, aveva raccontato tempo fa in un’intervista; l’attrice ha quindi imparato a usare le calze compressive, che, sostiene, “d’inverno sono comodissime perché tengono caldo e sembrano normalissimi collant” e a eliminare il sale da tavola, “sacrificio” che “non mi pesa, perché sono riuscita ad assaporare il gusto autentico degli alimenti”.

Più problematico, invece, il discorso legato all’attività fisica: “Essendo il ristagno dei liquidi il nocciolo del disturbo, la dottoressa mi ha vivamente consigliato di praticare un tipo di attività fisica capace di favorire il ritorno venoso, come il nuoto, lo yoga, il pilates. Ma m’annoio facilmente e ho bisogno di discipline energiche, di forte impatto come step o aerobica, che non sono proprio un toccasana per il mio problema…”.

Dopo il matrimonio conl’ingegnere Mauro Gabrielli, con cui ha avuto il primogenito Edoardo, nato nel 1999, ora studente alla Bocconi, nel 2013 Tosca D’Aquino si è sposata con il produttore Massimo Martino, dopo undici anni di convivenza e un figlio, Francesco, nato nel 2005.

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