C’è una svolta nel caso di Emile Soleil, anche se la più drammatica, arrivata nel giorno di Pasqua 2024. Le ossa del bimbo, che era scomparso a due anni e mezzo lo scorso luglio, a Le Haut Vernet, nell’Alta Provenza, sono state ritrovate nei pressi della frazione di Haut-Vernet, dove vive la sua famiglia, grazie alla segnalazione di un passante.

A dare l’annuncio ufficiale è stata la Procura di Aix- en-Provence: “Il 30 marzo 2024, la gendarmeria nazionale è stata informata del ritrovamento di ossa nei pressi della frazione Vernet. Gli investigatori hanno preso possesso delle ossa, immediatamente trasportate all’IRCGN (Istituto di ricerca criminale della Gendarmeria nazionale ndr) per effettuare analisi di identificazione genetica, che hanno permesso di concludere il 31 marzo che si trattava delle ossa del bambino Emile Soleil” – si legge nella nota ufficiale che è stata diffusa.

Sulla base di quanto riportato da Le Parisien, i resti si trovavano a una distanza di poco più di due chilometri in linea d’aria da Le Haute Vernet, piuttosto in basso, in un anfratto difficilmente accessibile da un bambino di due anni. Le indagini non sono però ancora concluse, l’obiettivo è quello di capire con maggiore esattezza non solo la causa della morte, ma anche il periodo in cui sia avvenuta. Il giornale riferisce anche del ritrovamento del cranio del bimbo, mentre il corpo non risulta essere integro. Non è escluso possa essere stato vittima di un predatore di animali.

La scomparsa del piccolo era avvenuta la scorsa estate da una frazione vicina al villaggio di Vernet, sulle Alpi francesi, tra Grenoble e Nizza, dove i nonni del bimbo hanno una seconda casa. Il bimbo avrebbe dovuto trascorrere lì le vacanze, secondo i racconti dei familiari prima che si perdessero le sue tracce era intenzionato a partire per un trekking. I giudici di Aix-en-Provence finora indagavano per “rapimento” e “sequestro”, anche se non era esclusa la caduta accidentale.

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