È di Giulia Cecchettin il corpo di donna ritrovato vicino al Lago di Barcis, in provincia di Pordenone, nella mattinata di sabato 18 novembre 2023, a una settimana dalla scomparsa della giovane, che si trovava insieme all’ex fidanzato Filippo Turetta.

A spegnere ogni speranza è la Procura di Venezia, in collaborazione con i carabinieri: “Il corpo dovrebbe essere il suo – spiega alla stampa il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi – noi lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei Carabinieri, sul posto”.

La ragazza sarebbe stata vittima di un’aggressione da parte del ragazzo il giorno in cui si sono perse le tracce dei due, secondo quanto emerso da un video registrato dalle telecamere di sorveglianza nel piazzale dell’area industriale di Fossò, dove sono state trovate tracce di sangue e capelli al momento oggetto di indagine da parte dei Ris. Nel filmato si vede una colluttazione tra i due giovani, in cui Giulia Cecchettin viene colpita a mani nude, per poi cadere a terra ed essere caricata in macchina ancora sanguinante.

Turetta risulta essere indagato per tentato omicidio, con un mandato di cattura internazionale, anche se ora, inevitabilmente, con il ritrovamento del corpo la sua posizione non può che aggravarsi.

Le ricerche nei pressi del lago friulano sono iniziate nella giornata di venerdì: si è deciso di focalizzarsi in quel punto perché quella località si trova lungo la direttrice che l’auto di Turetta ha seguito nella notte tra sabato e domenica. I dispositivi di lettura targhe l’hanno infatti immortalata lungo la strada pedemontana a Caneva, quindi a Polcenigo e successivamente, in maniera del tutto sorprendente, nella stazione turistica del Piancavallo, a 1.300 metri di quota, raggiungibile con una lunga deviazione. La vettura è stata poi vista all’uscita delle gallerie tra Erto e Casso e Longarone (Belluno), non lontano dalla diga del Vajont, non può quindi che essere passata anche da lì.

 

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