Si è rivelata corretta l’ipotesi di femminicidio/suicidio degli investigatori, che hanno trovato il corpo del principale indagato del femminicidio di Sara Buratin, Alberto Pittarello, sul fondo del fiume Bacchiglione a Ca’ Molin, non lontano da dove l’uomo ha ucciso a coltellate la compagna nella casa della madre di lei a Bovolenta (Padova) martedì 27 gennaio.

Per i sommozzatori cercare il furgone di Alberto Pittarello, un furgoncino Nissan le cui tracce sull’argine portavano proprio nella direzione del fiume, è stato molto complicato a causa della piena del fiume, che ha reso difficili le operazioni di ricerca. Nella giornata di ieri, poi, alle 16, il cadavere di Alberto Pittarello è stato riportato in superficie e successivamente in obitorio, dove i famigliari hanno effettuato il riconoscimento, come riporta l’Ansa.

I Carabinieri del nucleo operativo di Padova, guidati dal colonnello Gaetano La Rocca, erano convinti fin da subito che Pittarello, 39 anni, si fosse suicidato gettandosi nel fiume col suo furgone: oltre alle tracce del furgone sull’argine, che puntavano dritto nel fiume, i carabinieri avevano anche trovato dei pezzi di carrozzeria che combaciavano col furgone di Pittarello, rimasti sull’erba.

Per il femminicidio di Sara Buratin il pm Sergio Dini aveva aperto un fascicolo per omicidio, che ora si chiuderà a causa della morte dell’indagato. Secondo le prime analisi non sarebbero presenti ferite sul corpo di Pittarello. L’ipotesi più accreditata è che sia morto per annegamento, ma sarà l’autopsia a determinare con certezza la causa della morte.

Gli investigatori, intanto, hanno ricostruito la dinamica del femminicidio di Sara Buratin, uccisa con una ventina di coltellate. Buratin aveva lasciato Pittarello ed era tornata ad abitare dalla madre a Bovolento insieme alla figlia.

Sara Buratin, che lavorava come assistente alla poltrona in uno studio dentistico, martedì era a casa perché il martedì era il suo giorno libero: proprio martedì Alberto Pittarello ha preso un giorno di ferie, un dettaglio che fa pensare alla premeditazione.

Con la scusa di portare un scooter come regalo alla figlia Alberto Pittarello ha preso il furgone e si è recato a casa della madre di Buratin, che è poi uscita per delle commissioni. Una volta soli, mentre Sara Buratin conduceva l’ex compagno nel cortile e verso il garage, l’uomo l’ha aggredita alle spalle sferrandole due coltellate fatali alla base del collo, e infierendo con altri fendenti sulla schiena.

La madre di Sara Buratin, una volta tornata a casa e scoprendo il corpo della figlia nel cortile, ha tentato di praticarle il massaggio cardiaco, per poi chiamare i soccorsi, ma per la donna non c’è stato nulla da fare.

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