L'ultimo selfie di Giulia Manfrini, 36enne trafitta dall'aguglia imperiale mentre surfava
Quello che probabilmente è stato l'ultimo selfie di Giulia Manfrini è stato condiviso da un suo amico: "L'ultimo tramonto potrebbe essere migliore di questo?"
Quello che probabilmente è stato l'ultimo selfie di Giulia Manfrini è stato condiviso da un suo amico: "L'ultimo tramonto potrebbe essere migliore di questo?"
Massimo Ferro, uno dei due surfisti che hanno soccorso Giulia Manfrini, 36enne trafitta da un’aguglia imperiale il 18 ottobre mentre surfava nelle acque delle isole Mentawai, in Indonesia, ha postato l’ultimo selfie insieme all’amica, surfista originaria di Venaria, Torino.
“L’ultimo tramonto potrebbe essere migliore di questo? Ciao Giù”, ha scritto Massimo Ferro, che ha postato sulle sue storie di Instagram (ora non più visibili) una foto che lo ritrae insieme a Giulia Manfrini e ad altri amici, su una barca, al largo delle isole Mentawai.
La foto, scattata probabilmente nel tardo pomeriggio di giovedì 17 ottobre, un giorno prima dell’incidente, mostra la surfista sorridente davanti a un bellissimo tramonto indonesiano.
Inizialmente i media avevano parlato di un pesce spada, ma il pesce che ha trafitto mortalmente Giulia Manfrini è in realtà un’aguglia imperiale, il cui nome dal punto di vista scientifico è Tetrapturus belone, come ha chiarito il biologo marino Franco Andaloro al Corriere della Sera. L’aguglia imperiale è anche conosciuto con il nome comune di Marlin, un pesce che ha caratteristiche simili al pesce spada.
L’aguglia imperiale o Marlin è un pesce di grandi dimensioni, e può superare i 50 chilogrammi di peso. La sua mascella è lunga e appuntita, e viene usata per stordire le prede, non per trafiggerle, come ha specificato Andaloro: “Altrimenti non potrebbe nemmeno mangiarle”.
L’avvocato Giorgio Manfrini, il padre di Giulia Manfrini, ha chiarito che il pesce ha colpito la figlia all’altezza del costato sinistro, causandole una ferita lunga circa 5 centimetri.
Le dinamiche dell’incidente non sono ancora chiare: non si sa, infatti, se Giulia Manfrini fosse a cavalcioni della tavola da surf quando è stata trafitta dall’aguglia imperiale, o in piedi oppure vicino alla barca. I primi a soccorrerla sono stati Massimo Ferro e Alexandre Ribas, che l’hanno trasportata a riva. Poco dopo la 36enne è stata portata al centro sanitario di Pei Pei Pasakiat Taileleu, dove però non è stato possibile fare niente per salvarla.
Secondo Franco Andaloro l’incidente di Giulia Manfrini è una dinamica molto peculiare: “Si tratta di casi rari. Tanto è vero che quando succede è una notizia per i giornali”. Un’ipotesi plausibile, anche se mancano molte informazioni, è che l’aguglia imperiale si sia sentito minacciato. “Sappiamo di casi di surfisti che sono stati attaccati da squali. Mentre nuota sulla tavola per andare a cercare un onda, il surfista appare all’animale dal basso come una foca. L’ombra verrebbe scambiata per una minaccia”, ha spiegato il biologo marino.
Giulia Manfrini ha studiato giurisprudenza e amava il surf, ma anche lo snowboard: nel 2006/07 ha vinto la Coppa Italia di snowboardcross Giovani femminile e il Campionato Regionale di slalom, nel 2008 ha partecipato alla Coppa Europa ed è campionessa italiana di Big Air snowboard. La 36enne ha anche contribuito a fondare un’agenzia di viaggi che organizza vacanze sportive.
Diversi anni fa Giulia Manfrini, originaria di Venaria Reale, Torino, si era trasferita in Portogallo.
Vegetariana, amante dei libri, dello sport e di qualsiasi cosa sia vecchio di 500 anni o più.
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