"Dolore e solitudine non devono essere innominabili": lo sfogo social di Ultimo

Alla vigilia dell'uscita del suo nuovo album, Solo, il cantante romano ha parlato per la prima volta a cuore aperto su Instagram delle sue emozioni. "È diventato quasi un tabù dire che non si sta bene".

Il nuovo attesissimo album di Ultimo, Solo, è in uscita il 22 ottobre. Il giovane cantante romano è al suo quarto disco, e il suo successo sembra non volersi arrestare. Sulle sue pagine social ha rivelato la tracklist, e ha parlato del su ultimo lavoro in studio, ma non solo. Nicolò (questo il suo vero nome) si è lasciato andare ad un lungo sfogo su Instagram, dove ha pubblicato due post in cui ha raccontato ai fan, per la prima volta a cuore aperto, le sue emozioni.

Emozioni, quelle dei (quasi) due anni di pandemia, che hanno messo a dura prova Ultimo. Il ragazzo, infatti, parla di quelle giornate senza fine che tutti abbiamo vissuto durante il lockdown, in cui chiunque era sopraffatto dalla paura, dalla solitudine o da innumerevoli altre sensazioni:

“Mi vengono in mente tutti i pomeriggi di questi ultimi due anni. Pomeriggi che non passavano mai, vissuti male. E chi mi è stato vicino sa di cosa parlo. Anche se ora le cose stanno cambiando, dentro e fuori di me, ho voluto chiamare l’album SOLO, così che possa per sempre ricordarmi di quei pomeriggi. Di questo periodo storico assurdo. ⁣Non ci sono veli, ho scritto quello che avevo dentro in modo totalmente sincero.⁣ Ho scelto di farlo perché preferisco sentirmi dare del “pesante” o del “depresso” da qualcuno, piuttosto che non mostrare ciò che sento. Il mio è un patto d’amore con quello che ho dentro”.⁣

Il cantante, poi, ha voluto ricordare a tutti che non stare bene è normale, e che il dolore che ognuno di noi inevitabilmente prova non deve esser un tabù, ma qualcosa che va condiviso e affrontato:

“Oggi, dove tutto dev’essere perfetto, veloce e ‘instagrammabile’, è diventato quasi un tabù dire che non si sta bene. ⁣Quindi me ne frego dei soliti commenti che faranno su quanto sia pesante quello che scrivo, perché la mia forza sarà sempre quella di essere sincero con la mia musica e di far andare in parallelo la mia vita con le canzoni.⁣ Io non sono quello che scrive le mie canzoni, io sono le mie canzoni”.

Nel secondo post che Ultimo ha pubblicato sui social, poi, parla dell’importanza della salute mentale, che troppo spesso è lasciata da parte in favore di quella fisica:

“La salute mentale è stata totalmente dimenticata, mettendo al primo posto solo quella fisica. Oggi, soprattutto tra i miei coetanei, si tende a respingere il dolore ai margini di se stessi, accettando una condizione di benessere mediocre, pur di dire “sto bene”. E poi che palle questa continua concorrenza tra le persone, questa sovraprestazione a cui tutti ambiscono, questo volersi a tutti i costi superare sempre. Questi mental coach che vanno tanto di moda e che ti spronano, urlandoti sempre che devi essere il numero uno e devi correre, correre, correre. Ma per andare dove? Perché questa necessità di mostrare solo le parti belle? Perché porgere solo il lato “meno ferito”? Si può anche dire di non sentirsi bene e il dolore e la solitudine NON DEVONO essere innominabili”.

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