Sai che gli uomini raggiungono la maturità emotiva 11 anni dopo le donne? Ecco perché

A dirlo un recente sondaggio inglese. Il motivo, a ben pensarci, non è così difficile da intuire.

Sentiamo spesso parlare di maturità emotiva, ma in realtà non è raro usare questo termine in modo improprio, o senza la consapevolezza esatta di cosa significhi.

La maturità emotiva è fortemente connessa con l’intelligenza emotiva, ed è la capacità di ogni persona di sentire le proprie emozioni, esprimerle ed esserne responsabile. Fatta questa piccola premessa, un recente sondaggio condotto da Our World UK Community ha messo in evidenza come la maturità emotiva degli uomini arrivi decisamente più tardi rispetto a quella delle donne: fra i due generi, infatti, c’è uno scarto di ben 11 anni.

Le donne, in media, raggiungerebbero la maturità emotiva a 32 anni, gli uomini solo a 43; inoltre, l’80% delle donne ritiene anche che gli uomini abbiano atteggiamenti emotivamente immaturi fino all’età adulta, e che capiti spesso, all’interno di una relazione, di dover essere proprio loro a spronare i partner per assumere altri tipi di atteggiamenti.

Al netto della soggettività, e quindi delle differenze individuali, il divario dipenderebbe nella differente educazione che, ancora oggi, viene impartita a maschi e femmine. Ancora una volta, le prime vittime del maschilismo tossico sarebbero quindi proprio gli uomini, che crescono pensando che piangere o, in generale, mostrare le proprie emozioni sia un segnale di debolezza e un motivo per non essere “presi sul serio”.

Insomma, le classiche frasi “Non fare la femminuccia” o “Non piangere, non sei mica una femminuccia” fanno male ancora oggi, nonostante qualcuno cerchi di farci credere che “le differenze di genere non esistono più”. Questo sondaggio prova non solo l’esatto contrario, ma anche i danni derivanti dall’educare i bambini facendo loro credere di doversi comportre in modi diversi sulla base del proprio genere di nascita. Cresciuti credendo di dover reprimere i propri sentimenti per non essere giudicati, gli uomini sviluppano quindi tardi la propria maturità emotiva.

Un motivo in più per abbattere i cliché di genere e normalizzare, finalmente, le emozioni e la loro espressione per tutti, uomini e donne, indistintamente.

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