Usa, dopo 19 aborti mette al mondo un "bimbo da record": pesa 6,4 kg

Prima della nascita di Finley a inizio ottobre, Cary Patonai ha subito l'interruzione di numerose gravidanze. “La nostra famiglia è finalmente completa. È assolutamente perfetto“, hanno dichiarato i genitori del piccolo a Fox News.

Diciannove aborti e una gravidanza piuttosto difficile non hanno scoraggiato Cary Patonai. Americana, originaria dell’Arizona, la donna ha dovuto affrontare molte difficoltà prima di poter avere Finley, il suo terzogenito. Il bimbo misurava alla nascita 60,96 cm per 6,4 chili, il doppio del peso medio standard di un neonato. “La nostra famiglia è finalmente completa“, hanno dichiarato a Fox News Cary e il marito Tim.

Mi si sono rotte le acque sulla bilancia mentre venivo pesata, quindi il mio taglio cesareo programmato è stato spostato di un giorno. Finley era davvero grande e in più avevo quasi il doppio del liquido amniotico, quindi dire che avevo una grande pancia e che ero assolutamente a disagio forse non è abbastanza! Tuttavia, rifarei tutto da capo se dovessi, per ottenere questa benedizione“.

Cary, che ha partorito al Banner Thunderbird Medical Center di Glendale, in Arizona, aveva quasi rinunciato ad avere altri figli. La donna, infatti, soffre di un disturbo della coagulazione del sangue, che la porta a sviluppare anche dei fibromi. Per far nascere Finley, Cary è stata seguita da tutto lo staff dell’ospedale. Il bambino, inoltre, ha dovuto trascorrere otto giorni in terapia intensiva neonatale; la separazione, seppur temporanea, è stata particolarmente impegnativa per la donna.

Si è innescato molto dai miei 19 aborti precedenti: lasciare l’ospedale senza un bambino mi ha fatto rivivere dei momenti terribili. Sapevo che era per una buona causa e il bambino era in ottime cure, ma è stato comunque estremamente difficile per me gestire la situazione a livello emotivo“.

Cary ha poi concluso la sua intervista a Fox News con un messaggio molto positivo, cioè che i tempi difficili non durano per sempre e che non bisogna mai perdere le speranze. “Penso che sia importante che le altre persone sappiano che c’è speranza dietro tutte quelle porte chiuse e che non sono sole mentre stanno attraversando i loro momenti difficili. Ogni donna ha un percorso diverso dall’altro, alcune sono più facili e altre più difficili. L’importante è che ci sosteniamo a vicenda, con amore, cura e rispetto“.

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