Un bambino su cinque tra i tre e i quattro anni nel Regno Unito ha il proprio telefono cellulare, secondo una ricerca condotta da Ofcom. L’allarmante aumento dell’uso del telefono da parte di bambini molto piccoli ha sollevato un’importante questione di salute pubblica, comune al Regno Unito quanto all’Italia.

Tuttavia, i ricercatori sono restii a parlare di “danni causati dallo schermo” di un dispositivo elettronico, affermando che gli usi che i bambini fanno del telefono possono essere così vari che fare di tutta l’erba un fascio sarebbe impreciso e inutile.

“Non tutto il tempo passato davanti a uno schermo è uguale”, ha affermato il professor Tim Smith, psicologo cognitivo presso Birkbeck, Università di Londra. “Se ai bambini piccoli vengono mostrate app che aiutano con l’apprendimento delle parole, può essere vantaggioso per lo sviluppo. L’intrattenimento frenetico basato sull’azione, che non richiede molto sforzo da parte del bambino, potrebbe effettivamente rendere più difficile per loro dare un senso a ciò che stanno vedendo”.

In uno dei pochi studi longitudinali eseguiti proprio da Smith e dai suoi colleghi, si è rilevato che i bambini che hanno utilizzato molto il touchscreen a partire dai 12 mesi hanno ottenuto risultati peggiori nelle misurazioni relative alla memoria e all’attenzione all’età di tre anni. I risultati potrebbero indicare un effetto negativo sullo sviluppo del cervello.

Un’altra possibile interpretazione è che i bambini più irrequieti (ovvero quelli generalmente predisposti a ottenere punteggi più bassi nelle misurazioni relative all’attenzione) avevano maggiori probabilità di ricevere un dispositivo dai genitori, che in questo modo riuscivano a tenerli calmi.

Gli scienziati hanno dichiarato che il contesto in cui i bambini utilizzano le app è un fattore cruciale che andrebbe analizzato più in profondità. Alcuni hanno espresso preoccupazione, per non dire sconcerto, sul motivo per cui così tanti bambini di tre e quattro anni hanno telefoni propri.

“Il rapporto afferma che li usano principalmente per guardare video, quindi non vedo perché questo non possa essere fatto attraverso un televisore di famiglia o un computer comune”, ha affermato il professor Pete Etchells, della Bath Spa University. “Sebbene l’accesso agli schermi non sia un problema in sé, la mia preoccupazione sarebbe il rischio di un accesso non supervisionato. I bambini, e in particolare i bambini piccoli, hanno bisogno di strutture di supporto chiare che li aiutino a comprendere e navigare nel mondo digitale”.

Sonia Livingstone, professore di psicologia sociale presso la London School of Economics, ha dichiarato che molti bambini finiscono per restare molto tempo davanti allo schermo di un cellulare a causa dell’impossibilità di accedere ad altre attività. “Troppo tempo trascorso al telefono è un problema, soprattutto se va a scapito dell’interazione genitore-figlio”, ha detto Livingstone.

Max Davie, un pediatra con sede a Londra, ha affermato che i genitori dovrebbero cercare di favorire lo sviluppo del loro bambino piuttosto che limitarsi a controllare l’uso del telefono. “I bambini hanno bisogno di interazione sociale, comunicazione, gioco, esercizio fisico e sonno”, ha affermato. “Piuttosto che un elenco di cose accettabili o un limite di tempo, bisognerebbe pensare se l’uso dello smartphone aiuti a fare quelle cose o sia invece d’intralcio.”

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