Vaiolo delle scimmie, per l'Oms è emergenza globale

Ad annunciare la nuova classificazione di rischio è stato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus , in seguito alla seconda riunione del Comitato di emergenza per i regolamenti sanitari internazionali dell'Organizzazione sul virus.

Non c’è solo il Covid a tenere in allarme i medici, ancora troppo diffuso nonostante l’elevato numero di vaccinazioni, ma ora anche il vaiolo delle scimmie. Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ritiene che la situazione non possa più essere sottovalutata e lo ha dichiarato emergenza sanitaria globale.

Questo può essere considerato il livello più elevato di allerta da parte dell’Oms, che si verifica nel momento in cui si parla di “evento straordinario“, termine preso in considerazione quando si pensa che un problema possa coinvolgere più Paesi. In casi come questi diventa necessario mettere in atto una risposta globale coordinata.

La mossa da parte dell’Oms in passato è stata simile anche per malattie quali  la pandemia di Covid-19, l’epidemia di Ebola nell’Africa occidentale del 2014, il virus Zika in America Latina nel 2016, oltre agli sforzi ancora attualmente in corso per combattere la poliomelite.

Al momento, nonostante l’elevato numero di persone a cui è stato chiaro, non è ancora chiara quale sia la modalità di trasmissione del vaiolo delle scimmie. Ed è proprio in attesa di avere maggiori certezze che si è deciso di dichiarare l’emergenza sanitaria.

Il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), ha raccomandato di includere il vaccino antivaiolo Imvanex nella lista dei prodotti per la salvaguardia degli adulti dalla malattia. Il medicinale è stato approvato dal 2013 dall’Ue ed è ritenuto adatto per proteggersi proprio perché contiene una forma attenuata (indebolita) del virus.

La Bavarian Nordic, l’azienda danese che produce il vaccino, è pronta a portare avanti una serie di studi che possano dare ulteriori garanzie sulla sua efficacia.

Grazie a un’apposita ordinanza, il nostro Ministero della Salute ha predisposto, insieme alle Regioni e Province Autonome, le modalità di segnalazione dei singoli casi. Al momento le diagnosi emerse sono poco più di 400, “ma non si ritiene debba destare particolari allarmismi“, secondo quanto riferito dal direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!