L’ex tronista di Uomini e Donne ha sofferto per anni di disturbi alimentari. Una battaglia che l’ha spinta a scrivere due libri: “Spero che la mia vicenda possa aiutare gli altri”.
La deejay ed ex tronista di Uomini e Donne Valentina Dallari è stata ospite nel salotto di Verissimo, durante la puntata andata in onda sabato 29 gennaio 2022. La 28enne si è raccontata a cuore aperto alla conduttrice Silvia Toffanin, discutendo di un argomento molto delicato che la riguarda in prima persona: l’anoressia e i disturbi alimentari.
Dallari ha riportato apertamente la sua esperienza, parlando di come – dopo aver raggiunto la popolarità grazie alla partecipazione a Uomini e Donne – abbia intrapreso una drastica dieta nella quale assumeva 300 calorie al giorno, che l’ha portata a pesare 37 chili. Un pericoloso punto di non ritorno nel quale ha rischiato di perdere la vita.
“Non riuscivo neanche a portare una busta della spesa. Penso di aver toccato veramente il fondo”, ha rivelato di fronte al pubblico. Poi ha continuato:
“L’anoressia è come un occhiale che ti fa vedere tutto nero. A salvarmi è stata mia sorella più grande, lei fa anche l’infermiera quindi ha avuto l’occhio clinico per riconoscere il problema e saperlo affrontare. È un male che nasce all’interno di noi stessi, non dipende più di tanto dal mondo intorno a noi. A volte può nascere dall’insicurezza, altre da episodi più gravi. Per questo secondo me è importante creare una zona di comfort in cui la persona che ne soffre si senta al sicuro, libera di poter esprimere quello che ha dentro”.
Dallari ha poi raccontato di aver trascorso un anno in una struttura, nella quale ha affrontato un percorso di cura. Oggi ha superato la battaglia dell’anoressia, anche grazie all’aiuto e all’amore della sua famiglia, come ribadito da lei stessa durante l’intervista.
L’esperienza vissuta l’ha portata a scrivere due libri: Non mi sono mai piaciuta (uscito nel 2019) e Uroboro, (pubblicato il 25 gennaio 2022):
“Vorrei illuminare tutti sulla questione dei problemi alimentari di cui si parla sempre in un modo sbagliato o non se ne parla affatto. Spero che la mia vicenda possa aiutare gli altri”.
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