Finisce la carriera di James Levine al Metropolitan Opera House di New York, il famosissimo direttore dell’orchestra è stato licenziato dopo 40 anni di attività con l’accusa di molestie sessuali. L’indagine interna ha definito credibili le accuse di molestie sessuali contro James Levine che prima è stato sospeso dall’incarico e successivamente licenziato.

Il Met ha rilasciato una nota stampa che parla dell’inchiesta interna che ha compreso 70 interviste a persone informate sui fatti dove si legge:

trovato prove credibili che Levine ha avuto comportamenti sessualmente offensivi e molesti nei confronti di artisti vulnerabili nelle prime fasi della loro carriera, su cui Levine aveva potere. (…) Alla luce di queste scoperte il Met conclude che sarebbe inappropriato e impossibile per il signor Levine continuare a lavorare al Met.

L’indagine è stata aperta dopo un articolo del New York Times che evidenziava alcune prove di molestie subite da quattro uomini, vittime dei presunti abusi quando erano ancora ragazzini, studenti di musica e allievi proprio di James Levine.

Levine, nato a Cincinnati, nell’Ohio, era approdato alla direzione musicale del Met, nel 1976, diventando un simbolo del teatro e uno dei musicisti più conosciuti del mondo tanto che nel 1983 il Time lo consacrò con una copertina titolata: “James Levine, il più grande Maestro d’America”. Dal 2016 aveva diretto l’orchestra seduto in una sedia a rotelle e da dicembre il Met lo aveva sospeso dall’incarico in via precauzionale. Ora è stato ufficializzato il licenziamento e la fine di ogni collaborazione tra il direttore d’orchestra e l’istituzione americana.

Il direttore al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione sulla vicenda. L’uomo oggi ha 73 anni e da anni soffre di problemi ossei e di tremori, anche se sia lui che il Met hanno sempre negato che sia affetto dal morbo di Parkinson.

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