Le promesse degli sposi: il discorso di Fedez a Chiara e quello di lei a lui

L'emozionante momento delle promesse di Fedez e Chiara Ferragni: perché, soldi e successo a parte, l'amore vince sempre su tutto.

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Del matrimonio dei Ferragnez ormai si è già detto e scritto (quasi) tutto: abbiamo seguito la cerimonia minuto per minuto, ci siamo occupati degli outfit degli invitati – trattandosi di un evento ad alto tasso glamour non poteva essere diversamente! –  e persino delle damigelle d’onore della sposa.

Certo, che i due avessero i riflettori puntati addosso era ovvio, e dato il nutrito seguito di fan sia della fashion blogger che del rapper sui social, era naturale che Instagram & co. impazzissero per le nozze, riempiendosi di foto, post e hashtag dedicati al grande giorno.

Quello che però molti sembrano aver dimenticato è che, soldi, successo e lusso a parte, durante la celebrazione del loro matrimonio Chiara Ferragni e Fedez erano semplicemente due ragazzi innamorati ed emozionatissimi, che hanno scordato per un attimo le loro vite ricche di impegni e multimilionarie per essere solamente Chiara e Federico.

Ce lo hanno però ricordato durante la lettura delle promesse, durante le quali, proprio come ogni coppia cosiddetta “normale”, hanno dovuto fermarsi per via della voce rotta dall’emozione e hanno lasciato scappare qualche lacrima. Insomma, saranno anche pure belli, ricchi e famosi, ma di fronte al sentimento non c’è impresa milionaria che tenga.

Quello che mi aveva colpito durante i primi appuntamenti: io, viaggiatrice costante e tu, prigioniero di Milano – dice Chiara, facendo pausa di tanto in tanto per riuscire a parlare senza che l’emozione prenda il sopravvento – Sembravamo così diversi e incompatibili. Eppure ogni volta che ti vedevo ridere insieme a me provavo qualcosa di fortissimo, e io, istintiva, ho seguito quelle sensazioni e per la prima volta nella mia vita mi sono lasciata trasportare dalla corrente delle emozioni, senza pensare alle conseguenze. […] I love love, ti ricordi? E poi è arrivato lui che all’inizio chiamavamo ‘edamame’ e poi si è trasformato in un leoncino, ti ricordi? A legarci per sempre. […] stai realizzando i miei sogni uno dopo l’altro. Sognavo una famiglia e tu mi hai dato Leo. Sei il mio punto di riferimento, il mio cuore, il futuro che ho sempre sognato ma soprattutto sei la mia anima gemella. Ti prometto che sarò lì a ridere con te ogni volta che sarai felice, e la tua roccia quando avrai bisogno di sostegno. Mi emozionerò sempre a vedere il tuo nome apparire sul telefono, a sentire parlare di te e non darò mai per scontato qualsiasi momento insieme. Cercherò sempre di farti sentire speciale ed amato per farti brillare ogni giorno di più. […] Non ho bisogno che il mondo mi ami, ho bisogno che mi ami una sola persona, e questa persona sei e sarai sempre tu.

Le fa eco lui, raccontando della visione cinica e disincantata che aveva del mondo, prima della rinascita, avvenuta proprio grazie a lei.

[…] Pensare che se nell’estate del 2016 non avessi scritto in maniera del tutto casuale una rima con il tuo nome noi oggi non saremmo qui, da un lato mi fa sorridere e dall’altro mi mette i brividi. Sarebbe stata la risposta quando nostro figlio ci avrebbe chiesto come ci siamo conosciuti. Oggi siamo la dimostrazione di cosa si può arrivare a fare per non buttare al cesso un bellissimo aneddoto. […] Sono certo che di cose da correggere ne abbiamo e ne avremo molte, ma so anche che per quanto avremmo potuto posticipare tutto rimandando a un momento più giusto, più adatto, più solido sappiamo che tutto questo sarebbe dovuto finire comunque così, perché non puoi correggere il fato, perché non puoi combattere l’inevitabile, perché ci sono momenti in cui senti il destino stringersi intorno a te come una mano stretta attorno alla maniglia di una porta e allora puoi soltanto lasciarlo entrare […] Per anni mi sono nutrito di diffidenze e rancore, un piatto amaro che ho tenuto in caldo anche per te servendotelo in diverse occasioni. Ma nonostante il mio istinto di autodistruzione abbia cercato di trovare sempre qualcosa di sbagliato in te, in noi, alla fine anche lui si è dovuto arrendere all’evidenza dei fatti. Semplicemente, le cose accadono e noi non possiamo fare altro che lasciarci trascinare dalla corrente. Questa è la nostra strada, una strada verso il destino più che verso una destinazione. […] Bukowski diceva che l’essere umano ha due grandi difetti: l’incapacità di arrivare in orario e l’incapacità di mantenere le promesse. Io non posso garantirti che sarò sempre in orario ma ti prometto che anche se in ritardo ci sarò per sempre.

 

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