“Mi dicono cacca perché sono tutta scura”: la risposta di papà alla figlia

"Perchè mi dicono cacca" una chiacchierata tra un papà e una piccola figlia diventa un inno contro il razzismo.

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“Ma perché sono nata tutta scura? A scuola mi dicono cacca” chiede una bimba di colore al suo papà. Nel video, diventato virale in poco tempo, la bimba racconta al papà che a scuola viene spesso presa in giro per il colore della sua pelle e solo il suo compagno Antonio la difende, dicendole che è bella. La bambina, seppur piccola e incosciente, è una delle vittima delle razzismo.

Rispondere ai perché dei figli non è sempre facile, questo papà di Napoli ha riservato la più dolce risposta per la sua bambina. Nel video dice: “Perché come volevi essere?”, “Bianca, come Antonio” risponde la piccola ma lui pronto replica Non è vero tu sei bellissima così. Te lo dice papà”.

Nel postare il video nel suo profilo social papà Vito scrive:

Mai avrei voluto pubblicare un video del genere, ma da padre ho il dovere di farlo. Sia chiaro non è un accusa ai bambini nominati, non hanno colpe, è un modo per far capire agli adulti il male che possiamo causare con la nostra superficialità! Il razzismo si combatte a questa età…magari le parole di una bambina di 3 anni hanno un altro peso! Educhiamo i nostri figli all’uguaglianza e facciamogli capire che il mondo è bello proprio per la verità di colori e la diversità! Sensibilizzare le persone è il regalo più grande che posso fare a mia figlia. No al razzismo!

Il video è diventato virale dopo che è stato condiviso da Selvaggia Lucarelli che nella didascalia commenta:

In un clima così feroce, in cui il razzismo è sempre più sdoganato, questo video è più illuminante ed efficace di mille editoriali. Papà Vito parla con la sua bimba degli amichetti che la chiamano cacca e lei gli chiede perché sia nata marrone. Il tutto è di una tenerezza assoluta e definitiva. P.s. Antonio, chiunque tu sia, ti vogliamo bene

Dopo poche ore dalla condivisione del video, Selvaggia Lucarelli ha pubblicato anche una chiacchierata-intervista con il padre della bambina dove si sottolinea, nuovamente,  il motivo per cui l’uomo ha deciso di rendere pubblico il video e si scopre qualcosa in più su Vito che gestisce un bar a Sant’Antimo con la sua compagna Lina, italiana di origini ghanese.

Sicuramente i bambini sono bambini, sono tutti uguali, a volte non sanno quello che dicono ma ripetono frasi e concetti che sentono dagli adulti. È dovere di ogni uomo e ogni donna non trasmettere ai più piccoli messaggi incivili o razzisti.

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