Chiude momentaneamente il Poppea, uno dei più famosi strip club della capitale: lo annuncia Repubblica Roma, raccontando che, durante un sopralluogo da parte dell’Asl, della municipale e della guardia di finanza, sarebbero state rinvenute alcune anomalie di sicurezza, ma non solo.

Ad attirare l’attenzione degli addetti, infatti, è stato un cartello rivolto alle ballerine e firmato dalla direzione del locale: “È severamente vietato avere il ciclo nei giorni di giovedì, venerdì e sabato”. Messaggio per il quale, come spesso accade in questi casi, l’avvocato del gestore si è giustificato parlando di “goliardata”: non si capisce, però, in che modo una battuta sul ciclo mestruale delle proprie dipendenti possa risultare divertente, soprattutto in un Paese come l’Italia, dove una lavoratrice su due dichiara di essere stata almeno una volta oggetto di discriminazione sul posto di lavoro, come dimostrato da un recente sondaggio.

Il mio assistito — ha detto il legale, Maurizio Sangermano, a Repubblica — ha sottolineato agli stessi agenti che si trattava di una burla, alcuni di loro hanno capito e hanno sorriso”.

Il motivo della chiusura è però un altro: secondo il gip del tribunale, infatti, nel locale sussisterebbe un “pericolo per la salute, la sicurezza e l’incolumità pubblica dei lavoratori”, come si legge nel decreto di sequestro. Mancherebbero infatti le necessarie misure di sicurezza, come per esempio la porta di emergenza, che era stata chiusa a chiave perché non funzionante. Inoltre, pare che nelle borse di alcune ballerine del locale sia stata trovata della cocaina.

Chiusura temporanea. Si comunica ai gentili Soci la chiusura temporanea per ristrutturazione dal lunedì 8 ottobre. Verrà comunicata nei prossimi giorni la data di riapertura”, si legge sul sito del locale. Il Poppea, che si trova in pieno centro, a pochi metri dal Colosseo, aveva una clientela facoltosa, formata principalmente da imprenditori, politici e calciatori.

Ora, i gestori stanno lavorando per una prossima riapertura: “Stiamo presentando tutta la documentazione che attesta come il locale sia in regola. Siamo ottimisti sul fatto che il club possa essere prossimamente riaperto”, ha concluso Sangermano su Repubblica.

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