Cosa dicono davvero i numeri sulle violenze sessuali fatte da immigrati irregolari

Valditara prima, Meloni e Salvini poi si sono espressi in merito alla questione della presunta maggiore incidenza di reati sessuali connessi all'immigrazione irregolare. Ma i dati Istat raccontano una realtà diversa e più complessa.

Le parole del ministro Valditara all’indomani della presentazione alla Camera della Fondazione Giulia Cecchettin continuano a sollevare reazioni diverse; se anche l’attore Edoardo Leo, ospite a L’aria che tira su La7, si è esposto in merito alle dichiarazioni del ministro sul numero di episodi di violenza commessi nel nostro Paese, la gran parte dei quali, secondo Valditara, sarebbe diretta conseguenza dell’immigrazione illegale, adesso sono premier e vicepremier a proseguire il dibattito.

Giorgia Meloni, in occasione del 25 novembre, ha infatti rilasciato un’intervista a Donna Moderna in cui, fra le altre cose, ha sottolineato che “c’è un’incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrate, soprattutto illegalmente”, mentre Salvini le ha fatto eco con un tweet su X parlando della “crescente incidenza di aggressori stranieri” come di “un dato preoccupante che non sminuisce in alcun modo i casi italiani ma evidenzia le pericolose conseguenze di un’immigrazione incontrollata, spesso proveniente da Paesi che non condividono i principi e i valori occidentali”, aggiungendo anche che sia “dovere morale di tutti noi preservarli e difenderli a tutti i costi, per la sicurezza delle donne di oggi e di domani”.

Analizzando i dati resi disponibili dall’Istat, tuttavia, le cose sembrano non stare proprio così: Pagellapolitica ha realizzato un articolo basato sul fact checking di quanto affermato dagli esponenti del governo, rilevando che la situazione sia in realtà ben più complessa di quanto dipinta.

Nel 2022, ad esempio, secondo l’istituto di statistica, sono state 5775 le persone denunciate o arrestate con l’accusa di violenza sessuale, che contiene molti reati, dalle molestie allo stupro; di queste, 3340 erano italiane, 2435 straniere. Benché la maggioranza sia composta da cittadini italiani (57,8% contro 42,2%), occorre valutare anche che, nel 2022, i cittadini stranieri corrispondevano all’8,7% della popolazione e quindi a una lettura superficiale la tesi sostenuta da Meloni, Valditara e Salvini sembra corretta: in proporzione al numero, sembrerebbe esserci un’incidenza maggiore di violenza sessuale da parte di immigrati.

Percentuale di stranieri colpevoli di aggressioni sessuali dal 2008 in poi – Fonte: Pagellapolitica

Occorre però fare una precisazione doverosa per contestualizzare al meglio i dati, che indicano non il numero di violenze sessuali commesse, ma gli autori denunciati o arrestati per questo reato. Ed è lo stesso Istat a spiegare che le violenze sessuali, così come le lesioni o le minacce, hanno “una dimensione sommersa molto elevata”.

Alle violenze sessuali è associata una scarsissima propensione alla denuncia, considerazione che rende i dati desunti dalle denunce presentate alle Forze di polizia poco adatti a fornire una stima quantitativa del fenomeno. È inoltre ragionevole pensare che i casi denunciati siano quelli, mediamente, di gravità maggiore.
La proporzione di donne che dichiara di aver denunciato un atto generico di violenza (o molestia) sessuale subito negli ultimi dodici mesi è dell’1 per cento, mentre per le sole denunce di stupro o tentato stupro si sale al 6 per cento, come risulta dall’ultima indagine Istat sulla violenza contro le donne, effettuata nell’anno 2014.

Istat – Delitti, imputati e vittime dei reati, pag.58

Dunque, le quasi 5800 denunce del 2022 non rappresentano tutte le violenze sessuali commesse in Italia in quell’anno, ma solo quelle denunciate; quelle sommerse, però, potrebbero essere decisamente di più, e di queste, ovviamente, non si conoscono gli autori, motivo per cui affermare che l’incidenza di stranieri è maggiore nei reati di natura sessuale è, banalmente, troppo semplificativo e non attinente a verità rispetto alla dimensione totale del problema.

Ma ci sono altri aspetti problematici nelle parole di Meloni che rendono i dati Istat inutilizzabili per suffragare la sua tesi: innanzitutto, le statistiche non consentono di distinguere le violenze sessuali commesse da cittadini stranieri regolari o irregolari, se la posizione di partenza è una denuncia chiara dell’immigrazione irregolare, e in secondo luogo è impossibile distinguere le violenze commesse da persone che vivono in situazione di “degenerazione” per usare le parole della premier (“Perché, chiaramente, quando non hai niente, si produce una degenerazione che può portare da ogni parte”).

C’è però anche un diversa propensione a denunciare in base alla nazionalità delle vittime: sempre secondo l’Istat, il 4,4% delle donne italiane ha denunciato il proprio aggressore italiano quando questi non era partner o ex partner, nel 24,7% dei casi quando l’aggressore era straniero. Percentuali che scendono, rispettivamente, al 2,2% e al 17,8% per il tentato stupro. I dati mostrano quindi che per i reati di natura sessuale commessi al di fuori della coppia è più probavbile che la donna denunci l’aggressore quando questi è straniero.

Ricapitoliamo: il 40% di stranieri denunciati o arrestati in Italia per reati sessuali non implicano che 4 violenze sessuali su 10 siano commesse da stranieri, perché

  • i dati non raccolgono tutte le violenze sessuali commesse, ma solo quelle denunciate
  • le donne italiane, statisticamente, denunciano di più quando l’aggressore è straniero e fuori da un rapporto di coppia
  • non è possibile distinguere le violenze commesse da immigrati regolari e irregolari.
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