Il freddo è ormai arrivato e non può che essere necessario cercare di agire, soprattutto in ottica preventiva, per evitare che i bambini possano ammalarsi. Anche nel 2023, sono tre le patologie in cui si potrebbe incorrere, virus sinciziale, influenza e Covid, che già un anno fa hanno messo in crisi i pronto soccorso a causa dei numerosi accessi da parte di genitori che erano preoccupati per i sintomi riscontrati, alcuni anche particolarmente gravi.

Almeno per ora gli scienziati non hanno certezze sul periodo di comparsa di queste tre malattie, così come se possa esserci un picco per tutte in contemporanea, ma non può che essere utile conoscere il parere degli esperti su cosa fare per proteggere i piccoli, che possono incorrere nei disturbi soprattutto stando per ore a scuola a stretto contatto con i coetanei.

I pediatri sembrano convinti che il virus respiratorio sinciziale possa diffondersi in maniera ampia “più tardi rispetto allo scorso anno”, come indicato da Fabio Midulla, Presidente della Simri (Società italiana malattie respiratorie infantili) e ordinario di pediatria all’Università Roma La Sapienza. “Il picco del VRS dovrebbe essere raggiunto dicembre -gennaio, tornando così alla situazione pre-Covid e i casi, sebbene sempre numerosi, non dovrebbero essere quelli di un’ondata eccezionale”. Prestare attenzione ai segni di malessere non può che essere importante, visto che il VRS rappresenta il principale agente della bronchiolite, spesso causa di ricoveri urgenti.

Non si può invece parlare ancora di un allarme influenza, così come per il Covid la gravità è definita variabile, al punto tale che nella maggioranza dei casi i pazienti riescono a essere gestiti agevolmente a domicilio.

La Società Italiana di Pediatria (SIP) ha però voluto dare una serie di raccomandazioni ai genitori che desiderano fare il possibile per proteggere i loro bambini, ben sapendo come possano bastare piccoli gesti per ottenere l’effetto desiderato. “Il primo suggerimento è di proteggere i più piccoli e i più fragili con le armi che abbiamo a disposizione, i vaccini laddove esistono e avendo sempre come riferimento il proprio pediatra – sono le parole della presidente Annamaria Staiano – Le raccomandazioni sono quelle che abbiamo imparato a conoscere con la pandemia: lavaggio delle mani, areazione degli ambienti, eventuale uso di dispositivi di protezione individuale in ambienti molto affollati. È inoltre importante che i bambini malati stiano a casa, specie se frequentano l’asilo dove avviene ad esempio lo scambio di giochi”.

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