Mita era una giovane ragazza indonesiana che lavorava come scrittrice e copywriter.
Sul suo profilo twitter la ragazza ha scritto: “Lavoro consecutivamente da 30 ore e mi sento ancora forte”.

(foto:Web)
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Pochi istanti dopo, il crollo e nelle 24 ore successive il decesso. La sua morte ha lasciato senza parole amici e colleghi, anche la società per cui lavorava è sotto shock. Mita potrebbe essere collassata a causa del troppo stress, mancanza di sonno e assunzione di bevande energetiche. Il suo cuore non ha retto a queste ore di tensione.
A rendere pubblica la vicenda è stato il padre di Mita, riallacciandosi all’ultimo cinguettio della ragazza sul suo profilo.
Da quel “mi sento ancora forte“, nessuno avrebbe mai pensato che Mita potesse morire.
Non era la prima volta che Mita denunciava orari e condizioni di lavoro impossibili, mesi fa aveva pubblicato: “Più tempo trascorri al lavoro, più inizi a considerare l’ipotesi di portare il letto in ufficio”

L’agenzia pubblicitaria per la quale Mita Diran lavorava, la Young & Rubicam Indonesia, ha deciso di chiudere per un intero giorno in rispetto della giovane: “Con il cuore spezzato e una grande tristezza, vi informiamo che abbiamo perso la nostra amica, sorella e collega Mita Diran. Domani l’ufficio rimarrà chiuso per consentire a tutti di partecipare ai funerali”.

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