Addio a Sandra Milo, una diva scandalosa tra sacro e profano
È morta a Roma Sandra Milo. L'attrice, musa di Fellini, aveva compiuto 90 anni lo scorso anno.
È morta a Roma Sandra Milo. L'attrice, musa di Fellini, aveva compiuto 90 anni lo scorso anno.
È morta Sandra Milo. L’attrice, musa di Federico Fellini, aveva compiuto 90 anni l’11 marzo dello scorso anno, e si è spenta nella sua casa romana, circondata dall’affetto dei suoi cari, come aveva richiesto.
Molti amanti, tanti amori, un miracolo, il tentato stupro, le violenze subite, l’eutanasia. “Sandrocchia”, come la chiamava Fellini, è stata molto nella sua vita, e ha vissuto tantissime esperienze, non tutte felici.
Milo è stata prima di tutto una donna coraggiosa, che ha conosciuto l’amore e l’odio, la violenza e la passione, la paura e la fama, ma anche che ha sempre avuto il coraggio di mettersi a nudo, anche in senso letterale, come ha fatto, a 87 anni, nel dicembre 2020 per comparire sulla cover di Flewid.
Naturalmente però le storie più spaventose riguardano le violenze subite. In un’intervista a Peter Gomez durante l’approfondimento La Confessione, Milo è tornata per esempio sulla mancata denuncia a uno dei suoi ex mariti, che abusava di lei e la maltrattava.
Mi sembrava che si fosse comportato nel modo peggiore – ha raccontato – che diventasse la persona peggiore. […] Io non potevo rendere pubblica questa cosa, in fondo era meglio se ne soffrivo io da sola. Per non parlare dei figli, magari a scuola gli avrebbero detto che il papà aveva picchiato.
L’ex marito in questione è Moris Ergas, di cui ha parlato anche in un’intervista a Domenica Cinque. Sandra Milo raccontò che una volta l’uomo l’aveva picchiata al punto di romperle mascelle e orecchie. Questa però non fu la sola relazione finita male per l’attrice. A 15 anni si sposò per la prima volta con il marchese Cesare Rodighiero (con una dispensa papale per via della giovane età). Rimase incinta un anno dopo, ma il figlio morì in ospedale a causa del parto prematuro e lei divorziò da quell’uomo che si era rivelato violento, ottenendo l’annullamento dalla Sacra Rota.
In un’intervista al Tirreno, Sandra Milo si è poi soffermata anche sullo stupro cui riuscì a sfuggire. Nel 1946 si era trasferita con i genitori nella campagna pisana, dove, un giorno, insieme con un’amica, fu braccata da alcuni soldati americani: lei riuscì a divincolarsi, mentre l’amica fu violentata:
Mi ricordo bene quel giorno. Ero andata assieme a una mia amica a trovare un’altra ragazza. A un tratto capiamo che è molto tardi, e che rischiamo di far arrabbiare i genitori. Così sulla via del ritorno decidiamo di tagliare per la pineta. Purtroppo ci imbattiamo in due soldati americani, due neri. Ci prendono per le braccia, ci tengono strette. Io riesco a svincolarmi, perdo un braccialetto d’oro che non rivedrò mai più, e scappo a casa. L’altra ragazza, purtroppo, resta indietro. La sento urlare, e capisco.
A segnare profondamente la vita di Sandra Milo vi è anche la morte della madre. Durante la lavorazione di Otto e 1/2, con la regia di Fellini, quando era incinta della figlia Deborah, sua madre era malata al punto da chiederle di aiutarla a morire. Lo ha confessato la stessa diva a Buona Domenica. In quel periodo, quando tornava dal set, trascorreva le notti con la madre, che non riusciva più a mangiare e bere da sola.
‘Tu lo sai’, mi disse, ‘che io per te lo farei’ – ha raccontato – Io avrei voluto soltanto che vivesse nonostante il dolore, ma non era giusto che un essere umano vivesse una sofferenza così, senza speranza di guarire, e allora l’ho aiutata ed è stato terribile. Mi ha fatto uscire dalla stanza ed è morta sola, come lei voleva. Credo che non sia vero quando si dice che tutto questo sia falsa pietà, so che c’è molta gente a favore e molta contro, ma bisogna provare. Come si può dire di no, come si può decidere che continui a soffrire chi non ha scampo dal male? La gente deve poter morire con dignità.
Non ci sono stati però solo dolori nella vita di Sandra Milo, ma anche quello che lei ha sempre considerato un grande miracolo. In un’intervista a Diva e Donna, ha spiegato infatti che, nonostante gli sforzi dei medici, sua figlia Azzurra nacque morta, ma riuscì a tornare in vita grazie all’aiuto di una suora:
‘La bimba è morta’ gridarono i medici – ha narrato la diva – dopo aver tentato ogni tipo di rianimazione. Ero disperata, quando la fedelissima suor Costantina prese la bimba, l’avvolse nella copertina bianca che avevo portato con me e fuggì via. Si recò a pregare Madre Maria Pia Mastena, fondatrice dell’ordine, e dopo poco la bimba fece il suo primo vagito. La Chiesa ha avviato il processo di canonizzazione per la Madre.
Non sono mancati nemmeno amori e amanti nei tanti anni di carriera di Sandra Milo, che non si è mai fatta problemi nel dire che il sesso le è sempre piaciuto. Il più conosciuto tra i suoi amanti è stato sicuramente Fellini, con cui ha avuto una storia d’amore durata ben 17 anni.
Un amore che andava contro la morale, contro il ragionamento, contro ogni logica – ha raccontato sempre a Domenica Cinque – Io ero pazza di lui, e lui, un giorno, è venuto nel mio camerino, mi ha baciato e io sono svenuta e lui mi ha detto: ‘Ma che bamboccia, una donna come te che sviene per un bacio’.
In un’intervista alla Stampa l’attrice ha raccontato anche di aver avuto un rapporto epistolare con Giulio Andreotti, mentre la relazione con Bettino Craxi fu tutta un’altra storia (non è mai stato detto a chiare lettere se si trattasse solo di politica o anche d’amore).
Gene Gnocchi mi ha chiesto se tromba meglio la destra o la sinistra – ha chiosato – Tutti pensano alla destra per una questione di machismo. Ma io non sono d’accordo. Non era vero nella prima Repubblica e non è vero adesso. Con la differenza che allora c’era più morale. Craxi non avrebbe mai pensato di abbandonare la moglie Anna che amava sinceramente. A nessuno di loro sarebbe mai venuto in mente di abbandonare la fedele compagna che gli era stata accanto per 30 anni. Certo Bettino si innamorava spesso, ma la sua famiglia era sacra.
Tra i grandi amori di Sandra Milo non si possono tralasciare i figli, cioè Deborah Ergas, Ciro e Azzurra De Lollis. Questi ultimi due figli sono nati dal matrimonio della diva con Ottavio De Lollis. In un’intervista a Verissimo, la donna ha confessato che i tre momenti della sua vita che sono stati davvero felici sono stati quelli in cui era incinta, perché non si è mai sentita sola nel sentir crescere i suoi piccoli in grembo.
Nel 1990, qualcuno sfruttò questa “debolezza” da parte di Milo per farle uno scherzo di cattivo gusto, che resta ancora nella storia della televisione italiana. Durante la sua trasmissione pomeridiana L’amore è una cosa meravigliosa, una donna telefonò in diretta per dire che Ciro, il figlio di Sandra Milo, aveva avuto un incidente in moto ed era grave. Lei urlò e lasciò lo studio: l’autrice della telefonata, partita degli uffici Alemagna di via del Corso a Roma, si era presentata come Maria Ramondio, ma era un nome falso.
È tremendo – ha ricordato in un’intervista a Io Donna l’attrice – è un dolore che torna a farsi sentire, incancellabile, c’è sempre. Non mi fa piacere neppure parlarne.
Dal 2019 Milo ha trovato la serenità a fianco di Alessandro Rorato, che lei preferisce chiamare “amico” e non fidanzato.
“Non porto l’anello perché Alessandro mi dice che ne faccio troppo sfoggio, l’ho messo nella cassetta di sicurezza”. Disse Milo nel gennaio 2021 nella trasmissione Live non è la D’Urso, a riguardo della sua storia d’amore con l’imprenditore, conosciuto, racconta, a una cena a Venezia.
Eravamo a una cena, lui era molto carino, riservato, molto gentile e presente con me. Mi ha colpito il suo affetto, un cavaliere d’altri tempi, il sogno di noi donne. Poi l’ho rivisto per il mio compleanno e mi ha portato un regalo bellissimo. Sembrava un libro, in realtà si apriva e si illuminava tutto. Lui ha idee molto fini, ricercate, mi ha conquistato.
L’ultimo impegno professionale di Milo nel 2022, quando ha partecipato al programma di Tv8 Quelle brave ragazze, con Mara Maionchi e Orietta Berti, prima di essere sostituita, nella scorsa stagione, da Marisa Laurito.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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