Alessandra De Stefano cambia RaiSport: "Basta inquadrare le donne dal basso"

La prima direttrice del canale sportivo ha espresso le sue intenzioni a proposito dei cambiamenti che vuole portare nella narrazione sportiva e nel ruolo delle donne in essa: "Per me l’unico genere che conta è la bravura".

Alessandra De Stefano è la prima direttrice donna di RaiSport, canale sportivo dell’emittente nazionale. In carica dal novembre 2021, De Stefano ha le idee ben chiare su come vuole far diventare le narrazioni di RaiSport, e per fare ciò il primo passo è quello di cambiare i vecchi paradigmi del racconto sportivo, telecronache comprese. Sin dalla sua nascita, infatti, il giornalismo sportivo ha visto una predominanza di uomini e una certa discriminazione nei confronti delle professioniste donne, ma alla direttrice questo non va più bene.

Giornalista, conduttrice, scrittrice, prima donna a dirigere RaiSport: Alessandra De Stefano ha preso in mano le redini del canale ed è realmente intenzionata a svecchiare e scardinare certe dinamiche ormai troppo radicate nel mondo della comunicazione sportiva; la direttrice vuole “spogliare le partite dalle sovrastrutture“. De Stefano ha inoltre espresso la sua opinione sul ruolo della giornalista donna all’intero degli ambienti calcistici e sportivi in generale, da sempre molto discusso:

“Per me l’unico genere che conta è la bravura. Lo sport è maschilista, lo sappiamo. Il primo modo di cambiarlo è cambiare regia: che senso ha inquadrare sempre dal basso le donne per mostrare cosce, caviglie e scarpe? Togliamoci la maschera decorativa della femminilità, quel triste ‘è carina e anche brava’. Per l’abbigliamento, a ciascuno il suo stile: ma certe scollature io le metterei solo al mare.”

La direttrice ha messo a bordo campo Tiziana Alla, “voce del calcio femminile, cronista capace a cui il posto spettava da anni”. A lei il compito di raccontare cosa succede in panchina, ossia quello che non si vede in TV. Alla domanda a proposito di un’eventuale prima telecronista della nazionale maschile, De Stefano ha risposto in maniera affermativa. Ha poi concluso con una riflessione su quello che si aspetta dai suoi giornalisti:

“Fame di notizie e voglia di lavorare scomodamente, perché la comodità è una trappola per un cronista. Che siano corretti ma decisi, che non si facciano spaventare dall’aggressività di poteri forti o uffici stampa: se sei preparato e lavori seriamente la tua autorevolezza ti porterà sempre ad essere un interlocutore privilegiato dagli atleti.”

Quello che conta, dunque, per Alessandra De Stefano, è la qualità dei suoi collaboratori, e non di mostrare la taglia di seno in televisione per aumentare gli spettatori. Un messaggio forte che può essere in grado di rivoluzionare il modo di pensare i programmi televisivi.

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