Alessandria, Piemonte, è sotto choc per la strage che Martino Benzi, ingegnere di 65 anni, ha perpetrato verso i membri della sua famiglia, uccidendo prima la moglie Monica Berta e il figlio Matteo Benzi, poi la suocera Carla Schiffo, suicidandosi subito dopo.

A lanciare l’allarme, nella mattina di ieri 27 settembre, sono state le suore della casa di riposo Madre Teresa Michel di piazza Divina Provvidenza. Le suore, infatti, hanno trovato il cadavere della loro paziente, la 78enne Carla Schiffo, e quello di un uomo, che aveva in tasca un biglietto, come fa sapere l’Ansa: “Andate a casa, troverete due cadaveri”.

La donna è stata uccisa con un rasoio da barbiere. Poi, con un coltello, l’uomo si è tolto la vita nel cortile della casa di riposo. Il rasoio e il coltello sono stati subito sequestrati.

L’uomo è stato identificato come Martino Benzi, 65 anni. Prima di andare a cercare la suocera alla casa di riposo, l’uomo aveva ucciso a coltellate la moglie, Monica Berta, 55 anni, e il loro unico figlio, Matteo Benzi, 17 anni.

A scoprirlo sono state le autorità, che arrivate nella casa dell’uomo in via Lombroso, hanno trovato ciò che Benzi aveva scritto nel biglietto: la moglie e il figlio uccisi, accoltellati. L’uomo ha anche lasciato dei biglietti per raccontare gli omicidi commessi, ma non ha dato alcuna spiegazione, come riporta la stampa.

Come riscontrato dai primi rilievi sembra che la donna sia stata uccisa all’ora di colazione mentre il figlio 17enne sarebbe stato ucciso mentre era ancora a letto. In casa verranno esaminati i coltelli da cucina.

Monica Berta lavorava a Valenza Po, come impiegata al gruppo Damiani, storica azienda di gioielleria, mentre il marito Martino Benzi era un ingegnere laureato al Politecnico di Torino ed era titolare di uno studio di consulenza informatica. In passato risulta che la donna avesse sofferto di leucemia, malattia che l’aveva costretta a un lungo ricovero in ospedale. Il figlio della coppia, Matteo Benzi, studiava all’Itis Alessandro Volta.

La strage ha lasciato sgomenta tutta la città.

La Superiora Provinciale suor Natalina Rognoni ha diffuso alla stampa una nota in cui le suore “desiderano esprimere profondo dolore per la tragedia avvenuta questa mattina, 27 settembre, presso l’Istituto Divina Provvidenza di Alessandria”, esprimendo la loro vicinanza e le condoglianze alla famiglia dei deceduti. “A loro assicuriamo le nostre preghiere di suffragio e, per quanto di nostra competenza, la totale collaborazione alle Forze dell’Ordine e all’Autorita Giudiziaria affinché si possa fare presto piena luce su questa dolorosa vicenda”.

Le indagini dei carabinieri si stanno ora concentrando sui conti bancari di Martino Benzi. I militari, nella giornata di oggi, approfondiranno la situazione economica dell’uomo, a partire dal biglietto lasciato in casa, sul tavolo della cucina. “Sono rovinato, non c’è via scampo. La colpa è soltanto mia”, ha scritto.

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