Alice Campello sull'amore ritrovato con Alvaro Morata: "Ci siamo scelti di nuovo"

L'influencer e il calciatore spagnolo di nuovo insieme dopo un periodo di forte crisi parlano del momento difficile vissuto sul piano professionale e personale in un nuovo documentario.

Dopo un momento di forte crisi, le strade del calciatore Alvaro Morata e di Alice Campello, sposati dal 2017 e genitori di quattro figli, si sono ritrovate. Adesso la coppia è tornata a palrare di quel periodo difficile nel documentario realizzato per Movistar+, Morata: no sabes quei soy (Morata: non sapete chi sono) che racconta la carriera dell’attaccante ex Juve e Milan, attualmente in forza al Galatasaray, non trascurando anche il rapporto con la moglie italiana.

“Non ero felice con me stessa e lui non era felice con se stesso – spiega Campello nel documentario – Come puoi essere felice con qualcuno se non riesci a dare il massimo?”.

A incidere sul momento complicato, per l’influencer di Mestre, anche il parto difficile della quartogenita Bella: “Quando la rabbia se ne va, l’amore vince sempre. Non che ora sia tutto perfetto, perché non lo era prima e non lo è neppure oggi. Non ho mai nascosto di provare un amore immenso per lui, ma abbiamo momenti più complicati e altri migliori, e continueremo ad averli. Non sarà la prima volta né l’ultima, ma spero che sapremo gestirla diversamente. Ci siamo scelti di nuovo ed è tutto ciò che conta per me”.

Morata, dal canto suo, ha vissuto una crisi profonda anche sul piano professionale, con i fischi e gli insulti dei tifosi spagnoli quando indossava la maglia delle “Furie rosse”: “Avevo paura di tutto, avevo pensieri orribili, autolesionistici. Ho persino pensato di fingere di essere infortunato per non giocare. La mente ti suggerisce ogni genere di cose per farti evitare ciò che ti fa soffrire. Era come se fossi in una stanza completamente buia, con tutti che mi fissavan. Senti dolore alle gambe, il petto si stringe e l’aria non ti entra in gola. Senti una grande pressione al petto, come se ti mancasse il respiro. Non so se avrei potuto giocare senza farmaci”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!