La coppia è sposata dal 2020, un anno dopo hanno avuto la loro prima bambina, Eureka. La famiglia vive in una casa in mezzo ai boschi di conifere di West Seattle.
Amanda Knox e Christopher Robinson sono diventati genitori per la seconda volta di Echo. Era stata lei stessa a rivelare di essere incinta ad agosto 2023 attraverso una foto pubblicata sul suo profilo Instagram, dove la si vedeva con un pancione ormai evidente, seduta in quella che sembrava essere la panchina di un parco giochi, con una bibita tra le mani.
La 36enne e il marito, che sono sposati dal 2020, hanno dato l’annuncio sul loro podcast Younglings raccontando anche della felicità della sorella maggiore Eureka per l’arrivo del fratellino.
“Echo è nato il 23 settembre 2023 alle 21.23 – ha scritto la coppia – Non è pazzesco? Abbiamo subito pensato: Beh, non crediamo nella numerologia, ma è pazzesco”.
Pur senza entrare eccessivamente nel dettaglio, la donna, che era stata condannata in primo grado e poi assolta per l’omicidio della coinquilina Meredith Kercher, ha voluto parlare anche del parto. “Questa volta eravamo solo io e Chris. Ancora una volta abbiamo potuto contare su un’ostetrica molto brava. Comunque per la maggior parte del travaglio siamo stati soli: Chris leggeva poesie mentre avevo le contrazioni. Ho fatto l’iniezione epidurale e tutto è stato molto facile”.
Amanda Knox e Christopher Robinson si sono innamorati nel 2015, anno in cui si sono conosciuti quasi per caso. L’uomo, che è uno scrittore di poesie, aveva ricevuto l’incarico di recensire i libri che Knox ha scritto sulla sua terribile vicenda in Italia. La coppia si era poi fidanzata ufficialmente nel 1018, per poi unirsi in matrimonio due anni dopo. Oggi Knox è giornalista e attivista per la giustizia penale.
A ottobre 2023 la quinta sezione della Corte di Cassazione aveva accolto in parte il ricorso con cui lei stessa aveva chiesto di poter essere assolta anche dall’accusa di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba. I suoi avvocati sostengono che le sue dichiarazioni, che hanno portato alla contestazione della calunnia, erano state rese senza l’assistenza di un difensore né di un traduttore. La sua testimonianza, a detta dei legali, sarebbe quindi stata interpretata in modo errato. Il nuovo processo si terrà a Firenze.
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