Andrea Nicole, sarà la prima tronista di Uomini e Donne che da uomo è diventata la donna che ha sempre saputo di essere. Ha 29 anni e ha iniziato ufficialmente il suo percorso di transizione quando ne aveva 18, portandolo a termine nel 2013. Per la prima volta nella storia del date show di Maria De Filippi, il 13 settembre 2021, siederà sul trono una donna che porta con sé un vissuto importante. Tanto importante che, come dice Andrea nell’intervista al Fatto Quotidiano, portato in televisione, “possa favorire l’apertura della mente di molte persone che magari sono solo ‘impaurite’ da qualcosa che non conoscono. Questo sarebbe un passo avanti. Perché nascondere una fetta di umanità?”.

La domanda spontanea che le viene rivolta per prima è  “perché partecipa?” al programma. La risposta della ragazza è quella che accomuna un po’ tutti i concorrenti: la ricerca dell’amore. Certo, per Andrea con qualche pregiudizio di troppo e infatti risponde così al FattoQuotidiano.it:

“Per anni sono scappata dall’amore, mi sono sempre sentita inadatta, inferiore ad altre donne. Forse non abbastanza per la persona che era al mio fianco. Questo senso di impotenza rispetto alla mia inadeguatezza mi ha sempre fatta fuggire prima del dovuto, ho deciso di partecipare per sconfiggere le mie paure. Raccontando la mia storia capirò subito la reazione di chi ho di fronte”.

L’intervista continua e arrivano le domande di rito per riuscire a comprendere meglio il percorso che Andrea ha affrontato. Quando le viene chiesto in quale momento ha compreso di non essere a suo agio nei panni maschili, ha detto:

“In realtà ho sempre manifestato l’esigenza di appartenere al sesso femminile fin da piccola, mi ricordo che giocavo con mia cugina alle principesse con i vestiti della nonna. Negli anni a seguire ho dovuto nascondere questo bisogno, ho dovuto farlo per protezione. Alle scuole medie ho conosciuto la cattiveria, fino a quel momento la mia casa era una bolla. Ero la persona da prendere di mira, ho dovuto reprimere in pubblico quello che ero. Sapevo però cosa volevo essere, cosa volevo vedere allo specchio”.

Quando le viene chiesto come abbia vissuto la transizione, risponde:

“È stato il periodo più bello della mia vita, ho sempre avuto un aspetto che rispecchiava la mia femminilità con tratti molto morbidi. Quando ho iniziato la transizione ero contenta anche perché gli altri potevano vedere Andrea, questa volta come nome al femminile. In casa inizialmente camuffavo i cambiamenti”.

Andrea Nicole sulle pagine del Fatto ha anche parlato della sua famiglia e di come questa ha reagito al cambio di sesso:

“Per loro è stato uno shock, una reazione comprensibile. Quando tuo figlio a 15 anni ti dice di voler cambiare sesso subentra il trauma, all’epoca era un argomento non molto discusso. Ho lasciato loro il tempo di metabolizzare, informarsi, pensarci. A 18 anni ho iniziato ufficialmente il percorso e hanno visto come la mia vita, il mio umore stava cambiando. Si sono resi conto che era la scelta giusta per me”.

La donna è ferma nel voler ribadire che la sua transizione c’è già stata ed è critica su alcune definizioni che ha letto sui giornali:

“Ho visto titoloni secondo me errati. Transgender definisce una persona che è in fase di transizione, io ho completato il mio percorso otto anni fa. Da otto anni anche per la legge italiana sono una donna, sul mio documento c’è scritto sesso femminile. Trono transgender fa gola ma vanifica in qualche modo il mio percorso, non ho fatto questo percorso per essere definita tutta la vita transgender. Sarebbe come non riconoscere un traguardo che ho conquistato, non è stato facile e non ci è voluto poco”.

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