Si sarebbe finto una ragazzina di 15 o 16 anni, “Alessia”, e avrebbe promesso sue foto nuda, convincendo gli adolescenti dall’altra parte dello schermo a compiere atti di autoerotismo o a farsi vedere nudi.

È questa la ricostruzione che ha portato la giudice Ileana Raimundo a disporre l’arresto per il venticinquenne Andrea Piscina, speaker radiofonico della trasmissione I Nottambuli di Rtl102.5, con l’accusa di “produzione di materiale pedopornografico” e di “violenza sessuale”. Sul suo telefonino sarebbero stati ritrovati circa 1.000 immagini corrispondenti alla registrazione di altrettante videochiamate, e relative chat, dal contenuto pedopornografico esplicito, tutte intrattenute con bambini e adolescenti dai 9 ai 14 anni.

Quando, circa un mese fa, il telefono di Piscina era stato sequestrato dagli investigatori, tutte le attività multimediali di chat e videochiamate su Instagram e Omegle risultavano cancellate; ma lo speaker forse ignorava che il sistema operativo del suo smartphone generasse delle “miniature” dell’anteprima dell’immagine reale delle chiamate, conservandole anche dopo l’eventuale cancellazione. Proprio in quello spazio di archiviazione i tecnici informatici della polizia locale avrebbero trovato il materiale che ha portato il pm Giovanni Tarzia a formulare la richiesta di arresto accolta da Raimundo.

L’avatar virtuale di Piscina, che oltre a essere uno speaker è anche social media manager e collaboratore nella squadra di calcio di una polisportiva e nell’oratorio di una congregazione religiosa, avrebbe adescato, tra il 2021 e il 2023, decine di ragazzini, seguendo il medesimo modus operandi: “Sto andando in doccia, cerco uno per sbloccare la cam e mostrarmi nuda, se vi va top, se no cerco un altro. Sorry se vado dritta”.

Una delle accuse mosse è non la detenzione di materiale pedopornografico, che per via delle cancellazioni non è stato rinvenuto all’interno del telefono, ma la produzione, proprio per via di quei miniaturizzati fermo immagine ritrovati nell’archivio; a motivare la richiesta di misura cautelare il fatto che il primo bambino identificato, di 13 anni, non fosse stato conosciuto sul web ma facesse parte proprio di quella polisportiva con cui Piscina collabora. In quel caso, fu la madre del ragazzino a denunciare, nell’estate del 2023, qualcosa di strano, dopo aver visto il repentino cambio di umore del figlio.

Rispetto al reato di violenza sessuale, invece, va detto che questo può configurarsi anche quando gli atti sono compiuti con il consenso della vittima, ma il consenso è viziato dal fatto che ci sia un inganno alla base nei confronti della vittima (in questo caso il fatto che Piscina usasse l’avatar di “Alessia”).

Rtl102.5, dal canto suo, ha diffuso una nota, condivisa anche in una storia Instagram, in cui afferma la sua totale estraneità dai fatti e lo shock causato dall’aver appreso la notizia del coinvolgimento del suo speaker, aggiungendo di averlo sospeso in via preventiva.

Fonte: instagram @rtl1025

Nessuna replica, al momento, da parte di Andrea Piscina.

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