Nelle ultime ore è arrivata la conferma della morte dell’alpinista 32enne Anna Gutu, che risultava dispersa da giorni sullo Shisha Pangma a seguito di una valanga avvenuta sabato 7 ottobre, come riporta l’agenzia di stampa statale cinese Xinhua.

Il corpo di Anna Gutu, ucraina naturalizzata americana, è stato ritrovato a quota 7500 metri di altitudine accanto a quello della sua guida, di etnia sherpa, il popolo che vive da secoli sull’Himalaya, mentre sul posto sono ancora in corso le operazioni di ricerca della compagna di scalata di Gutu, Gina Marie, e della sua guida sherpa, entrambi dispersi. Altri 3 sherpa nepalesi del gruppo, invece, sono rimasti feriti, ma sono sopravvissuti.

I soccorsi, sullo Shisha Pangma, sono possibili solo via terra.

Le due scalatrici statunitensi volevano diventare le prime americane a scalare tutti e 14 i monti più alti del mondo e stavano per riuscirci: le due, infatti, avevano già scalato gli altri 13 monti da 8mila metri, e mancava soltanto la vetta dello Shisha Pangma, situata nell’Himalaya, in Asia, che con i suoi 8027 metri è la montagna più bassa dei 14 ottomila del pianeta.

Il gruppo di Anna Gutu, arrivato a un passo dalla vetta dello Shisha Pangma, ha deciso di proseguire la scalata nonostante le condizioni meteorologiche avverse, con il conseguente rischio di valanghe.

Appena cinque giorni prima di iniziare la scalata dello Shisha Pangma Anna Gutu e Gina Marie avevano scalato il Cho Oyu, che con i suoi 8201 metri è la sesta montagna più alta del pianeta, e hanno deciso di scalare immediatamente, caricate dall’entusiasmo, l’ultima vetta che mancava per fare la storia.

Le due scalatrici volevano eguagliare i due connazionali Christopher Bernard Warner e Ed Viesturs, i soli due statunitensi che hanno conquistato le 14 vette più alte al mondo.

Solo 7 donne, non americane, sono riuscite finora nell’impresa di scalare tutti i 14 monti più alti del mondo. Proprio quest’anno la norvegese Kristin Harila è stata la settima donna a riuscirci e ha anche stabilito il record di velocità complessiva, impiegando 12 mesi e 5 giorni.

Nonostante lo Shisha Pangma sia la più bassa delle 14 vette, è però la più pericolosa: a oggi, infatti, più di 30 persone sono morte nel tentativo di scalarlo, un numero che potrebbe aumentare se anche il corpo di Gina Marie venisse ritrovato senza vita.

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