"Due passeggeri ubriachi inveivano contro mio figlio che piangeva": il volo da incubo di Aria Nichols
Il racconto della giovane mamma fa il giro del web: “Per fortuna il personale di bordo mi ha aiutata”.
Il racconto della giovane mamma fa il giro del web: “Per fortuna il personale di bordo mi ha aiutata”.
Le testimonianze di genitori discriminati in aereo a causa dei figli non sono ancora finite. L’ultimo spiacevole racconto arriva da oltreoceano, dove la giovane mamma neozelandese Aria Nichols ha condiviso la sua brutta esperienza in viaggio in un post sul social X.
Mi trovavo su un volo da Bali alla Nuova Zelanda assieme a mio figlio di un anno. Nella fila davanti a noi erano seduti due uomini ubriachi che hanno cominciato a inveire contro il bambino perché piangeva e a ridere rumorosamente, svegliandolo più volte. Non sono i bambini il problema sui voli.
Flew Bali to New Zealand red-eye last night with my baby (on his 1st birthday).
— Dr Aria Nichols (@AriaNichols_) September 12, 2023
The drunk guys in front of us were real tough guys swearing at my baby for crying (as he fell asleep) and laughing loudly, waking him up again repeatedly.
Babies are not the problem on flights. pic.twitter.com/Qay5cP6gI4
Secondo il racconto della donna, i due uomini avrebbero poi reclinato i sedili appositamente per non permetterle di uscire: “Avevano abbassato così tanto i sedili da impedirmi di alzarmi per far addormentare il bambino, per fortuna il personale di bordo mi ha aiutata sia dicendo loro che la vodka era finita che chiedendo di alzare i seggiolini così da farmi passare”, ha scritto nei commenti
“Ho volato tante volte dal Bahrain e da Dubai alla Nuova Zelanda e non ho mai avuto nessun tipo di problema o nemmeno commenti”, dice la donna amareggiata, rispondendo ai messaggi dei follower sotto al suo racconto.
E sono tantissimi i commenti di persone che la sostengono e le offrono supporto: “Il problema sono le persone ubriache”, scrive una donna. “Mi ricordo ancora un volo con il mio bambino di 18 mesi, quando una signora americana si è chinata e gli ha urlato in faccia di stare zitto, e poi mi ha spiegato come avrei dovuto crescerlo (…)”, racconta un’altra.
La donna, di professione medico, ha poi spiegato nei commenti che i bambini piangono sull’aereo a causa del rumore dell’elica e del cambio di pressione, e che per questi motivi è importante offrire supporto ai genitori in queste situazioni. “Nonostante il suo sorriso, è stato davvero un viaggio terribile. Credo che si debba essere pazienti quando si trovano dei bambini piccoli in aereo”, conclude.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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