"La gente parla, ma noi non siamo matrioske" Arianna Rapaccioni in ricordo di Michajlovic, contro le critiche
La moglie dell'allenatore si sfoga in un'intervista, raccontando la prima estate senza suo marito, e rispondendo anche a qualche critica.
La moglie dell'allenatore si sfoga in un'intervista, raccontando la prima estate senza suo marito, e rispondendo anche a qualche critica.
Arianna Rapaccioni, moglie del compianto Sinisa Mihajlovic, torna a parlare del marito dopo la sua morte. Lo fa in un’intervista a Chi, rilasciata poco dopo il suo rientro dalle vacanze a Porto Cervo, in Sardegna. Al settimanale, la donna racconta i primi mesi senza di lui.
“Aprire la casa senza di lui non è stato facile. Immaginavo di vederlo la sera nel nostro patio, col sigaro. Insieme ai miei figli però ci siamo imposti di ripartire, perché lui avrebbe voluto questo, ma mi manca come l’aria” dice alla rivista, come riportato da Today. L’allenatore era venuto a mancare lo scorso 16 dicembre, all’età di 53 anni, a causa della leucemia, scoperta nel 2019.
“Lo sento ovunque, girare per casa. Trovo ovunque i suoi scarpini e le sue tute e tutte le volte ricevo uno schiaffo”, continua Rapaccioni. Poi, si rivolge a chi l’ha criticata. “La gente parla, ma noi non siamo matrioske. Come dice il mio analista: la gente si ferma al primo strato, ma non va mai dentro, non conosce il resto. I primi mesi con i miei cinque figli sono stati tremendi, ma poi ho indossato l’armatura”, dice, riferendosi a chi l’ha accusata di mostrarsi troppo felice dopo il lutto.
Ma Rapaccioni non è nuova a questo tipo di critiche. Già sette mesi fa, poco dopo la scomparsa del marito, aveva ricevuto commenti di questo tipo. “Preferisco sempre farmi vedere sorridente, forte, truccata e ben vestita ma in realtà il mio cuore piange, specialmente quando sono sola!”, aveva risposto lei su Instagram.
Numerosi erano stati i vip che si erano schierati dalla sua parte. “Questa sei tu e alla fine chi ti critica o chi critica qualsiasi persona che affronta un dolore come il tuo, come il vostro, farà i conti con la sua anima” aveva risposto Elena Santarelli, come riferito da Fanpage.
Arianna Rapaccioni e Sinisa Mihajlovic si erano conosciuti nel 1995, in un ristorante di Roma, e avevano deciso di sposarsi l’anno successivo. Insieme, avevano avuto cinque figli. Bologna Today riporta le dolci parole dell’allenatore: “Dopo oltre 25 anni di matrimonio e cinque figli so che le devo tutto: se non ci fosse stata lei accanto a me durante la mia battaglia contro la leucemia, non ce l’avrei fatta”, aveva dichiarato in occasione dell’uscita del suo libro.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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