Arisa, guanti in latex e piume nere: la libertà di trasformarsi

Tornata sulla scena musicale con un brano estivo, interamente in spagnolo, la cantante è ora pronta ad inaugurare una nuova fase artistica. Che arriva da alcune consapevolezze personali e una maturità in continuo divenire.

Arisa non smette mai di stupire“, si legge sul profilo Instagram di Tim Music, su cui è apparso un nuovo scatto della cantante. L’atmosfera è la stessa dell’immagine con cui l’artista ha presentato Tu mí perdícíon (il nuovo singolo uscito l’8 luglio): guanti in latex e piume nere che vanno a coprire il suo corpo nudo.

Tornata sulla scena musicale con un brano estivo, interamente in spagnolo, la cantante è ora pronta ad inaugurare una nuova fase artistica, come si legge nel post. È così che Arisa (nome d’arte di Rosalba Pippa) ha scelto di rappresentare la sua libertà, quella di trasformarsi.

La cantante aveva già parlato di libertà, in un’intervista al La Stampa (qui il link al nostro articolo). Con la canzone Altalene, infatti, voleva indagare il precetto del Vangelo che recita: “La vera libertà è decidere di essere schiavi di qualcun altro“.

Ma ora è tempo di trasformazione e di rinascita, che per Arisa arrivano dopo un periodo di grande sofferenza per amore. Tu mí perdícíon parla proprio di questo: “Il mio cuore ha attraversato un periodo molto duro per la prima volta nella vita, ho versato molte lacrime e combattuto con la fissa di un’idea che mi ha rubato il sorriso per mesi” aveva scritto l’artista presentando il brano.

Lei, però, è riuscita ad andare oltre a quel dolore che le “ha tolto il sonno, la fame e la voglia di tutto“. Il suo amore “non cede più a quel dolore, ma neanche si dissolve. Rimane dentro e fortifica, rinnova“.

Ora, infatti, l’artista ha raggiunto alcune consapevolezze, una maturità che è in continuo divenire. Non vuole più buttarsi tra le braccia di chi ama da subito, senza valutarne le conseguenze. Ora, vorrebbe provare a fare come gli altri: aspettare e capire. Continuando a coltivare il suo cuore spezzato come “un’esperienza intensa, mistica, personale e libera“.

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