L‘Istituto delle donne, parte del ministero spagnolo per l’Uguaglianza, ha lanciato nella giornata di mercoledì 27 luglio una campagna intitolata “L’estate è anche nostra”: il poster, disegnato da Arte Mapacheo, presenta cinque donne con diversi tipi di corpo, diverse età ed etnie sulla spiaggia. Le modelle, tuttavia, sono state ritratte senza permesso e modificate.

Non so nemmeno come spiegare la quantità di rabbia che sto provando in questo momento“, ha spiegato Sian Green-Lord al Guardian, modella britannica che appare all’estrema sinistra dell’illustrazione, con indosso un costume da bagno floreale. “Una cosa è usare la mia immagine senza il mio permesso, un’altra è modificare il mio corpo, il mio corpo con la mia gamba protesica… Non so nemmeno cosa dire, ma è più che sbagliato“, ha detto la modella, che ha perso la gamba quando è stata investita da un taxi nel 2013.

L’immagine originale è una foto di Instagram del profilo di Sian Green-Lord, in cui la modella originaria di Leicester è sdraiata su un lettino in piscina. Non solo l’artista ha utilizzato la sua immagine senza permesso, ma ha anche eliminato la sua gamba protesica, quando la campagna era proprio indirizzata a diffondere un messaggio di body positivity.

L’intento della campagna spagnola, infatti, aveva l’obiettivo di incoraggiare tutte le donne, con ogni tipo di corpo (il poster presenta anche una donna in topless che ha subito una mastectomia), età ed etnia ad andare in spiaggia e godersi l’estate. Un intento senza dubbio ammirevole, ma molti utenti social si sono accorti subito che le donne illustrate sembravano davvero modelle reali.

Tutto è iniziato quando la modella britannica Nyome Nicholas-Williams ha dichiarato alla stampa di non aver avuto idea che la sua immagine fosse stata utilizzata. La modella aveva scoperto la campagna solo dopo che un follower di Instagram le ha inviato una notizia sulla pubblicità. “Inizialmente è stato bello vedere l’immagine, ma poi ho visto che era per una campagna e mi sono sentita infastidita perché non mi era stato chiesto di partecipare“, ha detto.

L’artista del poster, Arte Mapache, ha chiesto scusa pubblicamente per aver utilizzato le sembianze delle modelle senza il loro permesso, dicendo che non era sua intenzione “abusare” delle immagini delle modelle. Inoltre, ha espresso la volontà di dividere il denaro ricevuto per il lavoro con tutte le modelle raffigurate nel suo poster.

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